«E’l’Agnonese ad aver scaricato Agovino e non il contrario». In un mix di rabbia e delusione, il direttore sportivo dell’Olympia Agnonese Maurizio Sabelli commenta l’addio del tecnico ai colori granata. Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca all’intera tifoseria e alla stessa dirigenza altomolisana: «In mattinata abbiamo comunicato al mister la nostra decisione – afferma Sabelli – con i continui tentennamenti di Agovino rischiavamo di perdere tempo inutilmente e, così, abbiamo deciso di rompere il rapporto». Il tecnico ha però fornito una versione diversa dei fatti, affermando che la sua scelta è dovuta alla mancanza di stimoli. Cosa ha da dire a proposito? «Se lui ritiene di avere prospettive migliori e misurarsi con progetti più ambiziosi ben venga. Tuttavia le sue continue dichiarazioni sui giornali, in cui parlava di poca chiarezza da parte della società, mi suonano strane. Noi, come dirigenza, gli avevamo proposto un progetto identico a quello degli ultimi anni, con lo stesso budget e le stesse condizioni economiche. Evidentemente la sua scelta l’aveva fatta da tempo.» La maggiore parte della tifoseria farà fatica a digerire lo “strappo” di Agovino, lei la pensa alla stessa maniera? «In questo momento c’è tanta delusione per quanto accaduto. Agnone ha trattato il mister come un figlio e, per questo, mi aspettavo un minimo di riconoscenza in più. Ringrazio Agovino per il lavoro svolto nei suoi quattro anni in granata. Per il resto no comment». Adesso bisogna trovare l’allenatore: i colloqui con Keita e Felici sono legati all’avvento di Urbano? «No, sono due giocatori che ci interessano, rientrano nel nostri canoni e, in realtà. più che a Urbano erano legati alla permanenza di Agovino. Ora c’è solo bisogno di restare lucidi e trovare un allenatore che sappia dare continuità al progetto portato avanti in questi anni e che non sconvolga l’assetto tattico della squadra.» Oltre a Urbano, si fanno i nomi di Paolucci e Farina. Il nuovo mister verrò scelto tra questi tre? «Possibile, ma al momento sulla lista ci sono parecchie alternative. In ogni caso, tutto verrà rimandato alla prossima settimana.»