AGNONE - Altalene in ferro, dunque non propriamente a norma; la scalinata di accesso ad uno scivolo sprovvista, su di un lato, di ringhiera protettiva; un tubo in plastica affiorante al livello del suolo che può trasformarsi in una pericolosa trappola per i bambini e i passanti; l’acqua stagnante e maleodorante della fontana. Basterebbero questi rilievi per disporre la chiusura immediata, per motivi di sicurezza, del parco giochi in via Roma. La struttura, che tra l’altro sorge proprio alle spalle di una stazione di rifornimento carburante, con tutto ciò che ne consegue in termini di emissioni inquinanti, più che un luogo per il divertimento dei fanciulli sembra un insieme di pericolose trappole, un percorso di guerra. Senza la ringhiera di protezione i bambini possono cadere nel tentativo di raggiungere lo scivolo. Per non parlare delle altalene in ferro, tra l’altro in più punti arrugginite, che possono trasformarsi in oggetti contundenti dalla evidente pericolosità. L’acqua putrida che giace all’interno della fontana può divenire veicolo di infezioni. E per finire quel tubo affiorante dal terreno, nelle vicinanze dello scivolo, una trappola in piena regola per i piedi di grandi e piccini. Il rispetto delle norme di sicurezza, in quell’area in teoria dedicata ai fanciulli, è davvero un optional, ma la questione, sia pure delicata, sembra non interessare nessuno, né la Polizia municipale, né gli amministratori. Fino a quando qualche bimbo, magari, non si farà male seriamente.