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Stazione Carabinieri, nessuna soppressione in vista

Fonti interne all'Arma smentiscono la chiusura del comando di Castiglione Messer Marino

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Il comando stazione Carabinieri di Castiglione Messer Marino non sarà accorpato a quello di Schiavi di Abruzzo, né trasferito nel comune vicino. Smentite dunque le indiscrezioni, sia pure insistenti e apparentemente fondate, trapelate nei giorni scorsi. Le rassicurazioni arrivano da fonti interne alla stessa Arma. L’orientamento dei Carabinieri, dettato direttamente da Roma, dal comando generale, non è quello di chiudere le stazioni periferiche, neanche quelle più piccole. Nei giorni scorsi, su queste colonne, il già sindaco ed ex consigliere provinciale Emilio Di Lizia aveva lanciato l’allarme, riferendo di voci insistenti secondo le quali il comando di Castiglione sarebbe stato soppresso, accorpato con quello di Schiavi, con tutti gli uffici e anche gli uomini in servizio trasferiti nel comune vicino. Una notizia plausibile, visto che a Castiglione l’Arma non dispone di una sede propria, a differenza di Schiavi, ed è costretta a pagare l’affitto ad un privato. Negli anni scorsi, proprio per ovviare a questo problema, l’amministrazione Di Lizia mise a disposizione un terreno, quello accanto al comando della Forestale, per la realizzazione di una nuova caserma. Nei mesi scorsi, quando era ancora sindaco Mastrangelo, il terreno è passato di mano, dal Comune ai Carabinieri, con tanto di rogito, nero su bianco davanti ad un notaio. L’Arma, quindi, non ha alcuna intenzione di lasciare Castiglione e la dimostrazione di ciò è che i Carabinieri sono appena entrati in possesso del terreno sul quale realizzare una nova caserma. Si tratta ora solo di reperire i fondi necessari e, di questi tempi, non sarà un’impresa facile.
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