L’unico obiettivo delle coalizioni che vedono coinvolti i partiti tradizionali è quello di fermare l’avanzata del Movimento Cinque Stelle. Che proprio ieri sera tramite le regionarie, offuscate dal caso dell’esclusione di Vincenzo Musacchio sul quale continua la polemica sui social, ha scelto Andrea Greco come candidato alle elezioni regionali del 2018. Come si stanno muovendo? Partiamo dal centrodestra che ieri sera, ha ufficializzato la sua richiesta di candidatura al giudice Enzo Di Giacomo.
QUI CENTRODESTRA
Ad aver firmato il documento sono 13 tra partiti e liste civiche: Fratelli d’Italia con Filoteo Di Sandro; Forza Italia con Annaelsa Tartaglione; Insieme per il Molise con Antonio Di Brino; il Nuovo Psi con Paolo Mancini; Idea con Maurizio Tiberio; l’Udc con Teresio Di Pietro; Orgoglio Molise conVincenzo Cotugno; Alleanza per il Futuro con Giovancarmine Mancini; il Movimento nazionale per la sovranità con Angela Fusco Perrella; i Popolari per l’Italia con Vincenzo Niro; il Molise che vorrei con Salvatore Micone; la Lega con Luigi Petroni e il Movimento animalista con Paola Liberanome.
Nella loro nota sostengono “la necessità di una guida dell’istituzione regionale che sappia ascoltare i bisogni e governare quei cambiamenti, in modo che tutti i territori del Molise, i cittadini, le attività economiche, ne possano beneficiare. Noi – sottolineano i rappresentanti politici che firmano la nota rivolta a Di Giacomo- riteniamo che tale guida possa rispondere al nome del giudice Vincenzo Di Giacomo, persona al di fuori degli schieramenti partitici e da tempo indicato come la persona giusta da movimenti, associazioni e parti della società civile.Una convinzione che scaturisce dalla ferma consapevolezza che il suo alto profilo morale e istituzionale, unitamente alla comprovata autonomia intellettuale e indubbia autorevolezza super partes, costituiscano un valore aggiunto, nonché la più rassicurante garanzia per affrontare le sfide politiche e istituzionali che attendono la nostra Regione, in primis la battaglia in difesa dell’autonomia regionale”. Di Giacomo dovrebbe rispondere a questo appello entro le prossime 48 ore.
QUI CENTROSINISTRA
Nel frattempo nel centrosinistra si continua a trattare. Dopo la notizia di ieri del passo indietro fatto dall’attuale governatore Paolo Di Laura Frattura e delle dimissioni di Micaela Fanelli dalla segreteria del Pd, congelate però fino alle regionali, fra un’ora è convocata una ulteriore conferenza stampa di Roberto Ruta, candidato di Ulivo 2.0. Da indiscrezioni di palazzo parrebbe che anche a lui sia stato chiesto un passo indietro. Nonostante l’elezione non elezione avvenuta a una settimana dalle politiche che ha nettamente diviso il centrosinistra ma che ha danneggiato la stessa Leu che ha eletto una deputata solo con il recupero dei resti. L’elettorato, lo ricordiamo, ha punito anche l’asse Ruta – Leva non solo Frattura. L’ex deputato di Isernia nel suo collegio ha racimolato solo il 3,2% dei voti. Giuseppina Occhionero è stata eletta grazie a un sistema avulso del sistema elettorale del Rosatellum. Tutto questo non può non essere tenuto in considerazione. E stando ad indiscrezioni si pensa che si stia già lavorando sul nome di Antonio di Pietro. L’ex magistrato durante la convention di Mdp Articolo uno si disse disponibile a una candidatura alla regione solo in caso di centrosinistra unito. Obiettivo che si starebbe realizzando proprio nelle ultime ore.... CONTINUA SU http://molione.altervista.org/elezioni-regionali-due-magistrati-pronti-ad-arginare-fenomeno-5-stelle/