La gestione dei rifiuti ha acquisito, nel corso degli ultimi decenni, un ruolo centrale nell’ambito delle politiche ambientali di sostenibilità , di promozione di una economia circolare, di tutela della salute pubblica e di educazione all’utilizzo delle risorse.
Il quadro normativo comunitario ha definito una gerarchia di azioni da attuare nell’ambito di tale attività , in ordine: ridurre la produzione dei rifiuti, incentivare il riutilizzo dei prodotti, favorire il recupero e riciclaggio dei diversi materiali e infine privilegiare il recupero di materia ed energia a discapito dello smaltimento.
L’obiettivo finale è raggiungere entro il 2020 il 60% nel recupero dei materiali contenuti nei rifiuti domestica
Agnone è stato uno dei comuni molisani che ha scelto oramai ben cinque anni fa di attuare la normativa europea. Inizialmente ci furono rimostranze e perplessità ma gradualmente il processo ha preso piede e oramai è diventata per molti cittadini prassi consolidata. A tal proposito abbiamo intervistato il consigliere di opposizione del comune di Agnone del gruppo politico Nuovo Sogno Agnonese, Daniele Saia, consigliere dell'ex giunta Carosella che attivò la raccolta differenziata, su come procede la raccolta differenziata a Agnone e se si stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati
Saia, per tutta risposta afferma:
"Il processo da noi attivato con l'allora giunta Carosella, che cominciava a dare dei frutti, ha decisamente subito uno stop con la gestione Marcovecchio. Gli obiettivi prefissati erano altri rispetto a quelli che si sono raggiunti. La raccolta differenziata a Agnone si attesta ad oggi intorno al 53%, nonostante l'estensione oramai in tutta la città e le campagne dell'agro Agnonese. Ci sono dei ritardi sostanziali e quasi inspiegabili. E' previsto l'espletamento di un bando di gara d'appalto per l'attuazione dell'intero progetto , che non interessa esclusivamente l'area di Agnone ma ricomprende ben 7 paesi, una macroarea: Agnone capofila del progetto, Capracotta, Belmonte del Sannio, Poggio Sannita, Pescopennataro,Castel Verrino. Il progetto a monte è stato approvato nel Marzo del 2017, ma il bando di gara ha subito dei ritardi perchè l'amministrazione Marcovecchio non e' riuscita a reperire un'area per lo stoccaggio dei rifiuti, essendo l'attuale area nei pressi di Belmonte del Sannio, giudicata dai tecnici non idonea, non a norma. Adesso probabilmente si espleterà la gara di appalto però senza indicare l'area dello stoccaggio. E' un bando di gara che prevede l'affidamento ad una singola impresa, per una durata temporale di sei anni con un impegno di spesa di 700mila euro annue. Nel frattempo però il progetto come dicevo e' fermo al palo e abbiamo mezzi, autocompattatori, cassoni scarrabili,casette informatizzate, abbandonate in varie aree di Agnone e Poggio Sannita, strumenti utili che stanno subendo danni dovuti all'abbandono e non assolvono ai servizi necessari per i cittadini. Le casette informatizzate dovevano essere utilizzate dai non residenti, da chi viene a Agnone temporaneamente che al momento della partenza può depositare i rifiuti nelle casette, provvisti un un badge. Era previsto anche l'acquisto di casette dell'acqua, da posizionare a Agnone e agli altri comuni."
Alla nostra domanda "quali secondo lei le cause del mancato riperimento dell'area idonea allo stoccaggio?"
Il consigliere Saia rispondende seccamente:
"E' dovuto alla incapacità politica gestionale e programmatica dell'attuale amministrazione, non può passare un anno per reperire un'area, potevano e dovevano trovare una soluzione, visto anche lo stato di abbandono dei mezzi già a disposizione da circa un anno. Questo ritardo comporta il non raggiungimento degli obiettivi, con la conseguente mancata premialità prevista per i comuni e per le imposte relative ai rifiuti a carico dei cittadini. Il sistema prevede una diminuizione delle imposte in relazione all'aumento della percentuale di differenziata effettuata"