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La fondovalle Sangro e le promesse che la Provincia non mantiene

La denuncia del consigliere dell'Idv Fagnilli

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Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere provinciale dell'Italia dei Valori, Palmerino Fagnilli. «I risultati di impegno e vigilanza di Di Giuseppantonio sulla Fondo Valle Sangro. La mattina del 26 marzo 2010 una grande frana nasceva sul cantiere per la costruzione della Fondo Valle Sangro, cosi detta variante di Quadri, in provincia di Chieti. I manufatti venivano tutti travolti e i lavori in quel tratto si bloccavano. Da quel giorno fino ad oggi non una virgola si è mossa per affrontare e risolvere il problema. L’unica novità: i licenziamenti. Quelli sì ci sono stati. La prima trance il 19 maggio, giorno della visita del Ministro Matteoli in zona a 5 km dalla frana, la seconda proprio questo fine mese. Da domani 1° agosto, la seconda trance di lavoratori licenziati, rimarrà a casa senza stipendio. I lavoratori superstiti ai primi due tagli, a fine settembre, se non si troveranno i soldi per intervenire sulla frana e quindi completare i lavori, torneranno a casa e il cantiere si chiuderà. Per aggiustare il tratto in frana gli studi parlano di 15-18 milioni di € fondi necessari e 18 mesi di lavoro, cioè tre anni solari. A questo punto è intervenuto il Presidente della Provincia Di Giuseppantonio e ha annunciato di aver trovato 10 milioni di € per il caso fondo valle sangro. Quindi tutto ok. Purtroppo non è così. Quei 10 milioni non li ha trovati il Presidente della Provincia, erano lì dal 26 giugno 2007. Ossia dalla data del documento ANAS delle opere infrastrutturali di nuova realizzazione, appaltabilità 2007-2011. Anzi vi erano altri 71.329.000 milioni di € su quel capitolo, che invece successivamente venivano tolti. Né successivamente venivano aggiunti i 160 milioni di € che Anas diceva necessari al completamento della Fondo Valle Sangro e che il Ministro Matteoli, nel maggio 2009, durante il tour elettorale proprio in Val di Sangro, nella campagna per l’elezione di Enrico Di Giuseppantonio a Presidente, si impegnava, appena tornato a Roma, ad impegnare per la strada statale 652, cosi detta Fondo Valle Sangro. La realtà quindi è che i 10 milioni della Legge 388 del QSN 2007-2013 che si sono salvati dalle ripuliture del governo nazionale sono gli unici disponibili per la Fondo Valle Sangro. Che non vi è nessun progetto approvato né per la frana in corso, né per il completamento Quadri-Gamberale. Che ad oggi si stimano almeno altri tre anni di lavori necessari a completare i lavori del cantiere in corso, il tratto che serve ad aggirare l’abitato di Quadri. Per cui i 23 milioni di euro, 25 erano quelli impegnati per esso, ma anche qui, 2 milioni sono stati tolti, se non si trova subito soluzione progettuale e soldi, saranno stati spesi al vento. I cittadini di Quadri continueranno a vedere, dato ufficiale rilevato il giorno 29 luglio 2010, 4000 mezzi, di cui 800 tir, ogni 18 ore attraversare la propria ridente cittadina. E la logistica della Val di Sangro zona industriale continuerà a risentirne pesantemente in termini di costi. Essendo questi i dati, essendo la realtà triste, diventa anche amara quando qualcuno, come una figura istituzionalmente autorevole come il Presidente della provincia di Chieti fa annunci e prende impegni come quello per esempio di vigilare. Ma lo stesso impegno già assunto ai tempi della sua visita e sopralluogo il 24 novembre 2010 alla fondo Valle Sangro? Forse si pensa che non abbiamo memoria e l’anello al naso? Precisiamo, quello semmai sarà al massimo un piercing» Palmerino Fagnilli consigliere provinciale idv
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