Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Elezioni regionali, tramontano le famiglie Perrella e Di Pietro

Condividi su:

Le elezioni regionali ci consegnano una realtà frutto della voglia di cambiare dei cittadini molisani. In maniera trasversale agli schieramenti politici e alle appartenenze geografiche il dato è uno: il potere delle famiglie che hanno da sempre influenzato i giochi in Molise è terminato.

Ed è così che restano fuori dal consiglio regionale due dinastie che del potere in Molise sono state protagoniste: la famiglia Perrella di Bojano e la famiglia Di Pietro a Montenero di Bisaccia. Entrambe cadute sotto i colpi del voto al Movimento Cinque Stelle. 

Nel primo caso, nonostante il centrodestra di Toma ha vinto le elezioni, Carlo Perrella non è piaciuto ai cittadini. Come partito, il suo Movimento nazionale per la sovranità, in coalizione ha fatto meglio solo del Popolo della Famiglia. Risultato deludente per la consigliera regionale uscente Angiolina Fusco Perrella. Suo figlio Carlo nella città di Bojano ottiene solo 184 voti. La giovane Adriana Niro del Movimento Cinque Stelle nella città matesina ha ottenuto 536 voti. Meglio di Carlo Perrella va anche il sindaco di San Polo Armandino D’Egidio che raggranella 326 voti.  Prima di Perrella anche la giovane candidata di Orgoglio Molise, Roberta Scinocca, nuova alle consultazioni elettorali ma che arriva a 232 voti. Il sindaco di Bojano Antonio Silvestri, candidato con Iorio per il Molise, arriva invece a 280 voti. E niente da fare per la famiglia Perrella. L’eccessiva frammentazione di candidati di centrodestra ha portato suo figlio Carlo a soccombere. In totale, non risultando eletto, ottiene 1348 preferenze. Il suo partito invece si attesta su un deludente 2,7%.

Va peggio al consigliere regionale uscente Cristiano Di Pietro. Dopo 5 anni di legislatura al fianco di Paolo di Laura Frattura, non viene conosciuto solo come figlio dell’ex pm di mani pulite ma per il lavoro fatto. Probabilmente ha spiazzato la sua posizione acritica nei confronti della maggioranza appena sconfitta. O forse anche le sue battaglie a favore della caccia, un tema non proprio di centrosinistra. Forse ci si sarebbe aspettato che il poliziotto portasse avanti i temi cari a suo padre.

Di Pietro figlio è stato punito sia all’interno della sua lista, Unione per il Molise, che nel suo comune di origine, Montenero di Bisaccia. Con soli 338 voti in tutta la Regione in lista era solo 4. E’ finito infatti dopo Vincenzo Ferrazzano di Termoli che di voti ne ha avuti 1231, dopo l’altro uscente Salvatore Ciocca che è stato votato da 513 persone e dopo anche Marcello Miniscalco che ha preso 356 voti. 

Ma vediamo come gli è andata nella sua Montenero di Bisaccia. Intanto la sua lista è finita solo quarta dietro al Movimento Cinque Stelle, Udc e Lega. I suoi voti personali solo 127. Di meno di Gianluca Monturano  del Movimento Cinque Stelle che nel suo comune ha preso 1143 voti. Meglio è andata al sindaco Nicola Travaglini con 757 voti e a Pasquale Tieri della Lega con 131 voti....continua su http://molione.altervista.org/elezioni-regionali-tramontano-le-famiglie-perrella-e-di-pietro/

 

Condividi su:

Seguici su Facebook