Cani randagi avvelenati, ad Acquaviva d’Isernia. Gli animali sono stati trovati stamani al centro del paese, insieme alla madre, in evidente stato di malessere, anche se apparentemente ancora in vita. La situazione è stata segnalata ai carabinieri forestali, prontamente intervenuti sul posto per cercare di salvare i cani, alcuni dei quali di pochi mesi. I Forestali hanno richiesto l’ausilio di un veterinario, che ha dovuto portare via con sé gli animali per tentare il possibile.
Indignati alcuni giovani del posto, che lamentano l’indifferenza generale e anche l’omertà, in paese, da parte della popolazione. I randagi stazionavano al centro del paesino già da qualche tempo e, già nei giorni scorsi, qualcuno si sarebbe lasciato andare a frasi minacciose che poco spazio lasciavano all’immaginazione. Stamattina, comunque, il fattaccio. La nostra redazione è in possesso anche di alcune fotografie dei cani avvelenati, che abbiamo deciso tuttavia di non pubblicare per non urtare la sensibilità dei lettori.
Si ricorda che l’uccisione animali (domestici e non) è un reato e i responsabili, se individuati, subiscono una condanna. Il Codice penale (articolo 544 bis) punisce infatti l’uccisione di animali “per crudeltà o senza necessità” e spargere bocconi avvelenati, come potrebbe essere accaduto con ogni probabilità ad Acquavica, rientra appunto tra le fattispecie penalmente rilevanti. CONTINUA SU https://www.isnews.it/cronaca/53994-cani-avvelenati-e-caccia-ai-responsabili.html