AGNONE - Contro gli imminenti 'tagli' all'ospedale San Francesco Caracciolo, le minoranze al Comune di Agnone si coalizzano e chiedono al sindaco, Gelsomino De Vita la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico da svolgersi all'interno del teatro Italo Argentino alla presenza dei rappresentanti politici regionali.
E' questo, forse l'ultimo disperato appello, per evitare quanto sta per accadere alla struttura di frontiera che a breve sarà riconvertita in una sorta di poliambulatorio - ospizio, con tutte le immaginabili ripercussioni socio, economiche ed occupazionali che l'intero alto Molise subirà . Firmatari del nuovo documento i cinque esponenti di opposizione dei due gruppi 'Nuovo Sogno Agnonese' e 'Rinnovare'.
Alla base dell'iniziativa - spiegano i firmatari della richiesta - c'è l'impellente necessità di chiarire quanto ammesso dal Governatore, Michele Iorio davanti il Ministro della Sanità , Ferruccio Fazio durante la trasmissione della Rai "Telecamere". In quella occasione - sottolineano gli esponenti delle minoranze - Iorio dichiarò che per l'ospedale di Agnone ci sarà una forte riconversione in direzione Rsa. Parole che fanno rabbrividire al solo pensiero e che hanno spinto i consiglieri di 'Rinnovare' e 'Nuovo Sogno Agnonese' a chiedere un incontro pubblico.
In merito al ridimensionamento dell'ospedale cittadino fonti attendibili affermano che nel fine settimana scorso, il primo cittadino, De Vita e l'assessore regionale, Franco Giorgio Marinelli si sarebbero recati personalmente dal presidente della Regione per chiedere maggiori spiegazioni sul futuro della struttura sanitaria. Questa presa di posizione di entrambi scaturirebbe da quella promessa fatta di abbandonare le rispettive poltrone occupate nel momento in cui il 'Caracciolo' sarà smantellato.
Un giuramento sottoscritto davanti i propri elettori che oggi non sarebbero più disposti ad accettare passivamente quanto sta per accadere. Insomma, quello tra Iorio, De Vita e Marinelli sarebbe stato un faccia a faccia dai duri toni che però vista la mancanza di notizie non farebbe presagire nulla di buono per il futuro di una struttura fiore all'occhiello della sanità molisana. Se così non fosse a De Vita e Marinelli viene chiesto di riferire davanti la propria gente che ormai si dice pronta a voltare le spalle a chi sta distruggendo un intero territorio.

