Il 13 giugno scorso, a Roma è stato firmato un accordo tra le OO.SS. di categoria e Poste Italiane. L’Azienda si è impegnata ad assumere nei prossimi tre anni ben 6.000 unità . Di queste, la metà saranno rappresentate dalla trasformazione di contratti part time in contratti full time. Un’altra fetta sarà ad appannaggio di giovani laureati che entreranno in Poste con un contratto a tempo indeterminato e, un’altra fetta ancora, sarà la stabilizzazione di giovani che attualmente lavorano con contratti di lavoratori interinali a tempo determinato. Già nel 2018 ci saranno centinaia di provvedimenti nel merito.
Ebbene, al Molise è stato negato tutto. In verità lo stesso trattamento è stato riservato anche all’Abruzzo. Ma la nostra regione, nonostante la necessità , è stata addirittura cancellata. A nulla è valso lo sciopero generale del 1^ giugno scorso. Il Molise, per Poste Italiane, non esiste più. E così ci troviamo alle prese con ulteriori razionalizzazioni estive. Per garantire le ferie estive, si continuano a chiudere uffici, o a giorni alterni o nel turno pomeridiano. Ma trasformazioni da part time in full time, ZERO! Assunzioni, ZERO! Trasferimenti in entrata, ZERO! A fronte di tutto ciò abbiamo uffici periferici senza personale, zone di recapito non servite regolarmente, turni viaggianti accorpati per mancanza di autisti. E abbiamo una serie di pressioni commerciali, nella Filiale di Campobasso, oramai insostenibili.
Per questo motivo la SLC CGIL, continuerà in un percorso conflittuale che, nelle prossime settimane, porterà a nuovi scioperi, anche nel recapito!
Ma da soli non possiamo farcela. Quindi, come SLC CGIL, abbiamo chiesto l’aiuto del Consiglio Regionale. E, in ordine rigorosamente alfabetico, i consiglieri
Filomena CALENDA, Micaela FANELLI, Vittorio NOLA e Eleonora SCUNCIO,
hanno cortesemente accettato di ricevere una nota di denuncia dalla quale dovrebbe poi scaturire una mozione trasversale, a firma congiunta, da presentare all’attenzione dello stesso Consiglio Regionale. Tutto ciò per impedire che Poste Italiane continui in questo scempio ai danni del Molise e che riveda immediatamente le proprie posizioni nel merito. Inoltre contiamo di interessar i Parlamentari eletti in Molise affinché possano arrivare anche ad una interrogazione parlamentare.
F.to: Luigi De Francesco – Segretario Generale SLC CGIL Molise