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Fabbricati rurali, ecco come non pagare l'Ici

Lo spiega il capogruppo di "Agnone Rinasce", l'ingegnere Gaetano Mastronardi

redazione
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AGNONE. "Come non pagare l’ici sui fabbricati rurali rispettando la legge”. Così Gaetano Mastronardi, del gruppo di minoranza consiliare di centrodestra, suggerisce l’escamotage ai cittadini di Agnone (e non solo). “Il Decreto Sviluppo –aggiunge il capogruppo di Agnone Rinasce- convertito in legge, ha previsto oltre alla proroga delle sanzioni quadruple, novità in ambito di aggiornamento catastale. Il provvedimento prevede la possibilità per gli interessati di presentare all’Agenzia del Territorio richiesta di variazione catastale. Il contribuente dovrà autocertificare che il fabbricato ha posseduto in modo continuativo per cinque anni i requisiti necessari. Previa verifica dell’Agenzia, le case rurali potranno approdare in categoria A/6 con la conseguente esenzione dal pagamento dell’Ici. e beneficeranno tanti agricoltori in perenne contenzioso –aggiunge l’ingegnere-amministratore- Per la Ruralità degli edifici: il legislatore concede la possibilità di ottenere il riconoscimento della ruralità degli edifici senza venire pizzicati dalle sanzioni stabilite dalle norme sull’aggiornamento catastale. Il provvedimento prevede che gli interessati possano presentare all’Agenzia del Territorio richiesta di variazione catastale. L’operazione deve avvenire entro il 30 settembre 2011 autocertificando che il fabbricato abbia posseduto i requisiti necessari in modo continuativo per cinque anni. Per la Verifica del Territorio: l’agenzia potrà provvedere alla convalida fino al 20 novembre. L’edificio potrà quindi essere ammesso in categoria catastale A/6, se l’immobile rurale è utilizzato a fini abitativi, oppure in categoria D/10 qualora si tratti di fabbricato strumentale. Nel caso di mancata pronuncia da parte dell’Agenzia, il contribuente potrà beneficiare della categoria richiesta per 12 mesi. Solo, quindi, in via provvisoria. Nel caso di disconoscimento da parte del Territorio dell’attribuzione, il proprietario dovrà pagare le imposte non versate, gli interessi e le sanzioni raddoppiate. Per approfondimenti e informazioni-conclude Mastronardi- si invitano i cittadini interessati a recarsi dai tecnici di loro fiducia o dalle associazioni di categoria per gli adempimenti del caso”.
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