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Trivento, Il murales in via Acquasantianni  a scoppio  ritardato

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Le idee vincenti sono sempre buone e sfidano anche il tempo. La realizzazione di un murales era  quello che sostenevo il 27 febbraio 2016 con tanto di articolo sui giornali locali.  Il  7 giugno 2018, ossia dopo oltre due anni, la giunta comunale con proprio atto n 85/2017, recependo la proposta del dirigente scolastico dell'Istituto onnicomprensivo “ N. Scarano”  di Trivento, ha deliberato di  accogliere la richiesta  di una realizzazione di un murales, lungo il muro della strada adiacente la scuola media, realizzato dagli alunni.

  Ed infatti nell’articolo pubblicato nel 2016 “ Perché dipingere murales” nel proporre l’iniziativa sostenevo che la realizzazione di un murales aveva un triplice scopo: con il primo si sarebbe eliminata la monotonia di quel grande e lungo muro di cemento che rende scialba ed impersonale la sua visione; con il secondo, attraverso murales relativi ai problemi legati alla pace, all’integrazione , all’accoglienza, alla droga , all’inquinamento e alle unioni civili si sarebbe dato   un segnale educativo soprattutto alle nuove generazioni che rappresentano il futuro fotografando anche un periodo storico della nostra società; con il terzo si sarebbe resa bella ed attraente una strada che sarebbe anche oggetto di visita da parte di tanti possibili turisti. Inoltre con i murales si sarebbe evitata l’affissione selvaggia dei manifesti. Infine, come ciliegina sulla torta, sarebbero potuti essere gli stessi studenti, qualora fossero stati  appassionati alla pittura, gli artefici dei murales. In tante città molte strade sono tappezzate e decorate da molteplici murales che vanno dal sacro al profano e che attirano la curiosità e l’attenzione di moltissimi passanti. Si riteneva, pertanto, che questa operazione a costo zero o con modesta somma poteva essere portata a termine sotto la direzione e con l’autorizzazione dell’Amministrazione comunale, perché non si sarebbe voluto che, a ruota libera. si fossero realizzati murales sconvenienti e lesivi del pubblico decoro. Questa era la proposta sottoposta all’attenzione e al vaglio di tutti.

Non si sarebbe voluto, però, che con la logica del dispetto, attuata da qualche lustro da chi amministra, essa non fosse stata presa in considerazione solo perché formulata da persone non facenti parte del coro parrocchiale. Ma questa profezia puntualmente si è avverata. La proposta non fu mai presa in considerazione proprio perché proveniente da soggetto non gradito.

Onore quindi al dirigente scolastico pro tempore che è riuscito a sensibilizzare gli amministratori comunali sempre pronti a farsi trainare e mai ad essere motrici, ossia protagonisti di iniziative autonome. L’unica cosa che riesce a fare di buono questa amministrazione è quella di elargire contributi, delegando a soggetti terzi iniziative,  proprie  dell’organo esecutivo, con la relativa gestione, per mettersi il pennacchio quando esse  vanno bene e recitare la parte di Ponzio Pilato in caso di insuccesso. Comunque meglio tardi che mai. Sono soddisfatto dell’iniziativa presa perché non mi interessa chi ne èsia l’autore , ma solo il risultato finale e nel caso specifico esso è ottimo. Cosi ragiona un buon amministratore. I dispetti appartengono agli altri

Tullio Farina capogruppo di “ Trivento che Vorrei

 In allegato all'articolo la delibera

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