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Gianluca Martone ai fedeli: preghiamo contro l'immoralità del pride

Il giornalista cattolico organizza una veglia di preghiera a Campobasso sabato mattina

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Gli attacchi al Molisepride continuano incessanti. Se le istituzioni si fanno promotrici di questa manifestazione di tolleranza e civiltà, c'è anche chi stigmatizza il valore della protesta lgbt. Si tratta del giornalista cattolico Gianluca Martone. Che ha definito non solo il Molisepride, gay pride, ma lo ha giudicato anche vergognoso. Dopo le veglie di preghiera a Potenza e Foggia, sabato dalle 9 alle 13, davanti alla cattedrale della Trinità per una veglia di preghiera. Il suo messaggio lo aveva già veicolato tramite il Quotidiano del Molise

 

di seguito le dichiarazioni di Gianluca Martone:

 

"DOPO LE VEGLIE A FOGGIA E A POTENZA DI GIOVEDI E VENERDI PROSSIMI, IL GUERRIERO DELLA TRIDENTINA E DELLA VITA SARA' IN TRINCEA A CAMPOBASSO CONTRO L'IGNOBILE GAY PRIDE MOLISANO. CHI VOLESSE VENIRE CON ME A PREGARE PER 4 ORE DAVANTI ALLA CATTEDRALE, ECCO IL COMUNICATO INVIATO AL QUOTIDIANO DEL MOLISE. IL SANTO ROSARIO COME MURO A QUESTE PERVERSIONI. LETTERA A TUTTA LA CITTADINANZA Informo tutti i cittadini di Campobasso che il giorno 28 luglio dalle ore 9.30 alle ore 13.30 il sottoscritto Gianluca Martone, giornalista del “Mezzogiorno Quotidiano”, stazionerò davanti all’ingresso della Cattedrale SS. Trinità di Campobasso sita in piazza Gabriele Pepe per riparare alla manifestazione del Gay Pride molisano con la recita del Santo Rosario, in quanto essa rappresenta un’iniziativa che offende gravemente i Cuori Sacrattissimi di Nostro Signore Gesu’ Cristo e della sua Santissima Madre.Invito pertanto tutti gli uomini e le donne di buona volontà a parteciparvi, per difendere la vita fin dal concepimento. Sant’Agostino disse:“I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand'anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di loro stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venire violata” San Giovanni Crisostomo sottolineò:” Le passioni sono tutte disonorevoli, perché l'anima viene più danneggiata e degradata dai peccati di quanto il corpo lo venga dalle malattie; ma la peggiore fra tutte le passioni è la bramosia fra maschi [...]. I peccati contro natura sono più difficili e meno remunerativi, tanto che non si può nemmeno affermare che essi procurino piacere, perché il vero piacere è solo quello che si accorda con la natura. Ma quando Dio ha abbandonato qualcuno, tutto è invertito! Perciò non solo le loro (degli omosessuali; N.d.R.) passioni sono sataniche, ma le loro vite sono diaboliche [...]. Perciò io ti dico che costoro sono anche peggiori degli omicidi, e che sarebbe meglio morire che vivere disonorati in questo modo. L'omicida separa solo l'anima dal corpo, mentre costoro distruggono l'anima all'interno del corpo. Qualsiasi peccato tu nomini, non ne nominerai nessuno che sia uguale a questo, e se quelli che lo patiscono si accorgessero veramente di quello che sta loro accadendo, preferirebbero morire mille volte piuttosto che sottostarvi. Non c'è nulla, assolutamente nulla di più folle o dannoso di questa perversità”.

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