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Vastogirardi accoglie ‘Tavoli del Molise’

Piace il binomio tra cucina raffinata e gusti decisi dell’alta montagna

redazione
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Penultima tappa del buon mangiare nell’inedito percorso che Salvino Anthony Salvaggio ha ideato concettualmente e poi trasposto su carta nel volume ‘Tavoli del Molise’ pubblicato da Palladino Editore. Ad accogliere l’iniziativa è stata stavolta la fresca e bucolica ambientazione de ‘Il Vecchio granaio’, apprezzata osteria di Vastogirardi con interni in stile chalet. Ai fornelli il talento della signora Luigina, ben coadiuvata dal marito, Paolo Di Benedetto, che, in sala, funge da padrone di casa gentile e sempre pronto ad accompagnare gli avventori nelle traiettorie del suo viaggio culinario. Paolo ha accolto gli oltre trenta ospiti nel suo agriturismo che, se non fosse per i frequenti richiami alla geografia altomolisana, come la vicinissima sorgente del Trigno, sembrerebbe una baita tirolese. Lo spettacolare contesto ha esaltato la gastronomia de ‘Il Vecchio granaio’ raffinata e al tempo stesso consolidata nelle radici storiche di luoghi, cose e prodotti della terra. Antipasti di straordinario impatto, frutto dei prodotti locali ma anche della sapiente capacità di creare equilibrio tra i sapori. E poi i primi, decisi nel gusto, in ossequio alla tradizione, e l’agnello dell’Alto Molise delicatissimo al palato e suggestivo nella presentazione. L’autore di ‘Tavoli del Molise’, Salvaggio, ha tributato il giusto omaggio ai padroni di casa, sottolineando, al di là della bellezza dell’agriturismo, la capacità di Paolo nell’esaltare il legame tra i piatti serviti e il territorio. Con lo scollinamento di Vastogirardi, ‘Tavoli del Molise’ ha imboccato l’ultimo tratto del suo itinerario. Martedì 30 agosto, all’Osteria dentro le mura’ di Termoli il traguardo finale di un’iniziativa editoriale che nella sua singolare presentazione ha raccolto il consenso di tutti quei molisani che, quando si tratta di mangiare, non tralasciano alcun particolare, dal rispetto per la tradizione contadina alla capacità di evolversi e di osare senza il rischio di esagerare.
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