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"Beati i miti", premiate una ragazza di Bojano e una signora di Carovilli

Ha accettato l'invito di partecipare alla cerimonia l'attrice Claudia Koll

redazione
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CAROVILLI. Bontà e mitezza non sono virtù così rare come si tende a credere. Esistono molti casi che ci obbligano ad una riflessione positiva nel giudicare i tempi attuali e la società in cui viviamo. Sono sempre le persone singole che determinano il bene ed il male con i loro comportamenti. Oggi i canali di informazione ci raccontano quasi esclusivamente i comportamenti negativi, le azioni malvagie, le violenze e le prepotenze commesse sempre ai danni delle persone deboli, ma quanti sono coloro che impostano la loro esistenza sul bene, sull’altruismo e sulla umana comprensione? Di questo nessuno parla, ed è proprio a questa carenza di informazione che tenta di far fronte con le sue piccole forze il Premio “Beati i Miti” che è stato istituito sette anni fa a Carovilli, piccolo paese dell’Alto Molise, 1500 abitanti circa, dal Parroco Don Mario Fangio. Il premio è stato istituito anche per ricordare Santo Stefano del Lupo, nativo di Carovilli, vissuto negli anni 1100 e suo Patrono, le cui ossa riposano nella chiesa, famoso per la sua mitezza. Per onorare al meglio il Santo, si è pensato di individuare e far conoscere persone che, nella semplicità, hanno anche loro vissuto in modo significativo la mitezza: sempre pronte a capire, scusare, perdonare e a subire pur di non opporsi con modi violenti. Anche quest’anno sono arrivate alla Parrocchia numerose segnalazioni di persone che si dedicano agli altri con affetto ed altruismo e che sanno accettare con grande pazienza le avversità della vita. La commissione istituita appositamente per giudicare i comportamenti più significativi in relazione alle finalità del Premio, composta da sette persone, oltre il Parroco, dopo vari approfondimenti ha ritenuto di dover assegnare il premio, che ha carattere nazionale, ex-equo a due persone, questa volta molisane, che offrono grandi esempi di mitezza e che, in questo caso, mettono grandissima dedizione alla cura e alla coesione affettiva della famiglia. Valentina Iannantuono, 18 anni frequenta il 5° anno dell’ ITC a Boiano, “sempre pronta ad aiutare tutti nel momento del bisogno, senza chiedere o aspettarsi nulla in cambio… Mostra un impegno costante a scuola …si occupa dei suoi fratelli di poco più piccoli…nutre nobili sentimenti ed è incapace di serbare rancore nei confronti di chi la ferisce…”. Vincenzina Di Domenico: ha vissuto una vita dedicata agli altri: alla sua famiglia, ai parenti in difficoltà, che hanno trovato nella sua casa accoglienza e cure, fatte con amorevole dedizione, con dolcezza e mitezza, con purezza di spirito. Chiunque le chiedeva aiuto, trovava ristoro materiale e spirituale, ora che la malattia l’ha colpita la sua famiglia le si è stretta intorno rendendo visibili quei valori dell’unità della famiglia, della solidarietà, del servizio, frutti del suo esempio, che, vissuti nel silenzio e nell’offerta, sono l’espressione dell’Amore vero, autentico, disinteressato, proprio del cristiano. Due esperienze per certi versi simili. Entrambe dedicate alla famiglia, l’una tesa a mantenerla unita in uno sforzo estremo, sacrificandosi in tutto per far fronte alle necessità materiali, in una situazione economicamente poco tranquilla, l’altra ha vissuto l’esperienza dei sacrifici, non sofferti ma vissuti con dedizione e amore; è la famiglia unita che trova nell’aiuto alla mamma malata il punto di forza per cementare i propri affetti e i valori dell’accoglienza, della disponibilità, della solidarietà. Martedì 30 agosto 2011 alle ore 18,00, a Carovilli, presso la Parrocchia Santa Maria Assunta verrà consegnato il premio alle persone designate. Nell’occasione è stata invitata, ed ha accettato con entusiasmo, l’attrice Claudia Koll a dare la sua testimonianza e a tenere una relazione dal titolo: ”Ruolo e prospettiva della mitezza nel suo itinerario spirituale e nel mondo dello spettacolo”. Claudia Koll , attrice con esperienze importanti in teatro, cinema e televisione, negli ultimi anni, a seguito di alcune situazioni della sua vita, si è sentita portata ad avvicinarsi alla fede e ad essere intensamente coinvolta nella fede cattolica. Ha deciso, quindi, di dare una svolta alle proprie attività personali e professionali. Si dedica con passione e solidarietà all'umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all'apostolato.
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