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BLITZ DI MORLACCO AL CARACCIOLO: NUOVI TAGLI DOPO IL VOTO

Il sub commissario alla Sanità visita l'ospedale altomolisano

redazione
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AGNONE. Un vero e proprio blitz per ribadire un concetto (decisamente opinabile) detto e ridetto negli ultimi mesi. “I piccoli ospedali vanno chiusi perché insicuri”. A farlo questa volta è stato il sub commissario alla Sanità della Regione Molise, Mario Morlacco, che sabato mattina si è presentato all’interno del San Francesco Caracciolo in vesti non ufficiali e ha incontrato i vertici della direzione sanitaria e alcuni camici bianchi. Pur non parlando esplicitamente dell’ospedale altomolisano ha lasciato intendere a chiare lettere che la struttura ha le ore contate e nuovi provvedimenti (tradotto: tagli drastici) saranno presi all’indomani delle elezioni regionali. Il tutto per non inficiare il voto di ottobre. Bel tipetto, no? A quanto pare, MOrlacco, vorrebbe lasciare una buona emergenza/urgenza, ma non un pronto soccorso con tutte le figure professionali specialistiche, bensì un punto di primo soccorso con Medicina e Chirurgia: su questo punto non è stato particolarmente chiaro, ma sembra orientato a garantire un modello di pronto soccorso in area montana disagiata come prevedono le linee guida AGENAS, anche se ridotto, e con un servizio di elisoccorso garantito per i casi gravi: a questo proposito, ha inteso visionare la piazzetta dell'elisoccorso per rendersi conto della situazione. Sulla specialistica a livello ospedaliero, sembra che non abbia intenzione di garantirla: nè ortopedia, nè altro. A chi gli ha chiesto del perché allora abbia firmato i Decreti 21-26 che salvaguardano le strutture private, ha risposto che era appena arrivato e non ha dovuto firmare, senza rendersi conto della situazione. Furbo, no? "La visita a sorpresa del Dott. Morlacco non mi stupisce – ha commentato don Francesco Martino, direttore della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento - come non mi stupiscono le sue parole: a questo punto, vorrei ufficialmente chiedere al Sindaco e al Comune di Agnone qual'è la loro vera strategia: mi hanno riferito di un incontro privato tra il Sindaco Carosella, il Dott. Gelsomino De Vita, l'assessore Franco Giorgio Marinelli e altri sull'Ospedale, in cui sarebbero state assunte decisioni : la cosa, se è vera, mi ha profondamente sconcertato, poichè, a questo punto, non riesco a capire perchè si sia costituita una Unità di Crisi, in cui ci si era lasciati in un certo modo e con l'impegno di elaborare delle proposte concrete, da sottoporre all'attenzione di tutti i sindaci e comuni interessati: proposte che da oggi ci sono, elaborate da un gruppo di lavoro ristretto. Invece, sembra, che le decisioni vengano prese in riunioni "carbonare", secondo la vecchia metodologia seguita fino ad oggi, con il rischio di non risolvere nulla: Morlacco è stato chiaro : secondo lui, "non abbiamo i numeri", ed è questo che da 4 anni vado predicando inutilmente, di coinvolgere tutti i comuni interessati: ma questo modo di procedere non assicura i numeri, perchè non si condivide con gli altri comuni la strategia e l'area vera ed esistente di 30-40.000 abitanti, che ci consentirebbe di avere servizi sanitari adeguati, non si materializza agli occhi del sub Commissario e della Regione Molise. Per cui, un chiarimento ufficiale da parte del Sindaco e del Comune di Agnone – conclude - è necessario in una questione così delicata"
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