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Consiglio Regionale, la polemica di Greco: sul polo scolastico risposta scritta per dare spazio ai vaccini

Per i 5 stelle non c'era motivo di parlare di una emergenza inesistente. Soddisfatto il gruppo Pd della votazione a maggioranza del loro ordine del giorno

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Terminano piene di veleni le sedute del consiglio regionale prima della pausa estiva. A scatenarli in un video è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Andrea Greco. Il quale ha ritenuto inutile la richiesta del Pd di discutere in sede di consiglio regionale della questione vaccini. 

"Non c'è emergenza in Molise - ha sostenuto Greco- non vedo perchè temi dei quali chiedevamo la discussione da mesi, come quello del Polo scolastico di Agnone, debbano essere liquidati con una risposta scritta senza contenuti precisi e senza una data della consegna dei lavori. Questa risposta scritta la pubblicherò nei prossimi giorni. L'interrogazione era già stata presentata a giugno, ora ci avviciniamo a settembre e i bambini di Agnone non sanno ancora quando potranno entrare nell'edificio scolastico a loro dedicato". 

Bene ha fatto Greco a segnalare questa cosa ma non si può condividere che per occuparsi della sicurezza nelle scuole in materia di infrastrutture (Polo Scolastico di Agnone) non si tenga poi in considerazione che, non garantire politicamente la copertura vaccinale sempre tra bambini, possa allo stesso tempo mettere in insicurezza i bambini che hanno diritto in entrambi i casi ad una istruzione sana e sicura. Un argomento non può prescindere l'altro. Se da un lato mamme e studenti di Agnone hanno il sacrosanto diritto di sapere se e quando poter accedere a una struttura adeguata, se la colpa di questi ritardi è del Comune o della Regione (è quanto chiesto da Greco nell'interrogazione), le stesse mamme di Agnone come tutte quelle del Molise hanno lo stesso sacrosanto diritto di sapere che tutti i compagni di scuola dei propri figli sono coperti da vaccinazioni e che quindi non si rischia la salute andando a scuola. 

Ma cosa è poi accaduto in Consiglio? L'assise, terminata alle 15,45 (poco prima del video di Greco ndr) ha votato a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri del M5s, un ordine del giorno a firma dei consiglieri di minoranza del Pd, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, con il quale si impegna il presidente della Regione, Donato Toma, a promuovere la discussione di una legge regionale che renda obbligatorie le coperture vaccinali. Un ordine del giorno che  fa riferimento in particolare alla proposta di legge del gruppo Pd che prevede l’estensione dell’obbligo vaccinale, per i bambini compresi nella fascia di età da zero a tre anni, anche per quelle raccomandate ai minori dal Piano nazionale prevenzione vaccinale.

Una cosa che è stata commentata a favore dal gruppo Pd che dichiara: "Siamo molto soddisfatti per la sensibilità dimostrata dall’intero Consiglio Regionale, che stamattina ha deciso, con l’astensione dei consiglieri dei 5 Stelle e della consigliera Calenda, di trasformare l’interrogazione urgente in merito alle vaccinazioni per i minori di età presentata dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico (che nella giornata di ieri ha anche depositato una specifica proposta di legge) in un ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta a promuovere, con urgenza, la discussione di una legge regionale, che renda obbligatorie le coperture vaccinali.

Un tema trasversale alle diverse posizione politiche, che guarda soltanto al benessere della comunità e alla tutela del diritto alla salute. E oggi, il Consiglio regionale del Molise ha scritto una pagina importante, dimostrando lungimiranza e capacità nell’affrontare un tema, quello dei vaccini, sul quale non è possibile arretrare, mettendo a rischio non solo la salute degli alunni, ma dell’intera popolazione.

Non sarà così, almeno in Molise, perché grazie all'iniziativa del Pd, alla sensibilità del Consiglio e al coraggio della maggioranza, con la posizione isolata dei 5 Stelle e quella minoritaria della Lega, la nostra Regione si pone in questo modo all'avanguardia fra le regioni italiane, dimostrando di riuscire a fornire nell'immediato soluzioni condivise, nell'unico interesse dei cittadini". 

Del resto Donato Toma, che in maggioranza ha anche Forza Italia oltre la Lega, è stato spinto ad accettare questa proposta del Pd vista con favore anche dalla onorevole Annaelsa Tartaglione. Ma i problemi per il centrodestra sono anche altri. Questa mattina, prima della discussione in assise, l'assessore Vincenzo Niro ha avuto uno scontro con i lavoratori dell'Atm che non ricevono lo stipendio da mesi. Un settore in continua protesta già quando la delega era di Pierpaolo Nagni. Il titolare della delega ha detto di aver risolto il problema. Ma così non è secondo i lavoratori che hanno urlato di non avere i soldi neppure per comprare un paio di scarpe ai propri figli. 

 

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