Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ostretricia e Ginecologia senza medici h24, “Il Cittadino c’è...” si rivolge alla Procura

Riesplode il caso della struttura sanitaria altomolisana già fortemente ridimensionata

redazione
Condividi su:
AGNONE. “Il Cittadino c’è...” torna all’attacco. Lo fa tramite una lettera indirizzata ai vertici della Asrem, al presidente della Regione, Michele Iorio ai sub commissari Mario Morlacco e Isabella Mastrobuono. Destinatari della missiva anche la Procura di Isernia e il direttore sanitario del Veneziale di Isernia. Nel documento il comitato chiede l’attivazione urgente ed effettiva dei n. 4 posti letto ordinari di ginecologia dello stabilimento ospedaliero “Caracciolo” di Agnone come stabilito dal decreto del commissario ad acta n. 20/2011 del 30 giugno 2011; richiesta di attivazione del servizio di reperibilita’ di un medico ostetrico/ginecoloco h24 30/31 giorni su 30/31 presso il pronto soccorso dello stesso stabilimento, per assicurare anche eventuale stam; richiesta disposizione di reperibilita’ ostetrico/ginecologica, ortopedica e pediatrica per consulenza di pronto soccorso h24. Ma ecco quanto scrive testualmente il Comitato. - seriamente preoccupati per l’altissima pericolosità della presenza di n. 4 posti letto di ginecologia non coperti da alcun turno h24 medico ostetrico-ginecologico, oltre alla mancanza delle reperibilità almeno per n. 16 giorni al mese dei medici ostetrico-ginecologi che dovrebbero essere in servizio presso lo Stabilimento Caracciolo; - considerato il fatto che nel mese di luglio il personale di Pronto Soccorso di detto Stabilimento si è trovato spesso a fronteggiare con difficoltà casi di pazienti ostetrico-ginecologiche, senza possibilità di consulenza medica relativa, con grave rischio per le pazienti; - considerato che si sono verificati episodi poco piacevoli ed incresciosi, in cui le pazienti si sono lamentate dei disservizi e della caotica organizzazione esistente, per cui a volte è stato risposto, dopo lunghe attese per consulenza di pronto soccorso, che non era possibile effettuare la prestazione perché si era obbligati solo alla routine; - considerato il fatto che i due ginecologi in servizio presso il Caracciolo sono stati trasferiti presso l’Ospedale Veneziale di Isernia, potenziandovi l’organico esistente e sguarnendo i servizi previsti presso il Caracciolo; - considerato che i volumi dell’attività operatoria ginecologica in regime ordinario sono pressoché nulli, i numeri dei ricoveri di tale branca sono insignificanti, così come il numero delle visite e delle consulenze è precipitato a numeri assolutamente risibili, perché non vi è alcuna sicurezza o certezza di presenza di un medico ostetrico ginecologo in servizio, con conseguente crollo dei DRG trimestrali (sistema che permette di calcolare il costo della prestazione ospedaliera e il valore della produzione conseguente, ed è il criterio di rimborso per la struttura sanitaria privata) sotto il valore assolutamente ridicolo di €. 50.000,00; CHIEDONO per la tutela della salute delle donne di tutta l’area, messa seriamente a rischio da tutta questa organizzazione o smantellamento di fatto, 1. Che con effetto immediato siano di fatto attivati i 4 posti letto ordinari di ginecologia presso l’Ospedale Caracciolo, oggi solo sulla carta, data l’impossibilità di garantire presso lo stesso stabilimento una presenza h24 di medici ostetrico-ginecologi ed ostetriche; 2. Che con provvedimento urgente del Direttore Generale sia prevista l’attivazione in reperibilità di una consulenza ostetrico-ginecologica ed ostetrica per n. 744 ore mensili per il Pronto Soccorso dello Stabilimento Caracciolo di Agnone, onde garantire l’emergenza/urgenza relativa e l’eventuale STAM, da coprire obbligatoriamente h24 per ogni giorno del mese; 3. Che si valuti, in caso di negligenza di chicchessia e comportamento non improntato alla diligenza e correttezza professionale, l’eventuale adozione di provvedimenti disciplinari conseguenti; 4. Che la Procura della Repubblica accerti, se del caso, l'eventuale sussistenza di ipotesi di reato ed in particolare per interruzione di pubblico servizio a seguito dello smantellamento di servizi sanitari, richiedendo, sin d'ora, di essere informati in caso di eventuale di archiviazione del procedimento ai sensi e per gli effetti dell'art. 408 c.p.p.; 5. Che si valuti la possibilità di integrare l’organico con almeno un ortopedico, per garantire reperibilità e consulenza h24 presso il pronto soccorso, e che si autorizzino gli interventi chirurgici relativi in emergenza-urgenza, come la rottura del femore, che necessitano per essere efficaci di trattamento entro le prime 24 ore, patologia comunissima data l’altissima presenza di popolazione anziana nel territorio. 6. Che per garantire l’emergenza urgenza pediatrica, attualmente garantita solo fino al 31 dicembre 2011, siano integrati in organico almeno due pediatri, con reperibilità e consulenza per il pronto soccorso in modo da coprire il settore h24 per tutti i giorni dell’anno-
Condividi su:

Seguici su Facebook