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Debacle Agnonese, Urbano tuona: "Primo tempo vergognoso"

Il tecnico analizza la sconfitta contro il San Nicolò e ammette: "C'è da cambiare qualcosa". Bernardi stop di un mese

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“Un primo tempo vergognoso dove abbiamo fatto tutto noi con disattenzioni che non si vedono neppure alla scuola calcio, ma la nota più preoccupante è stata quella di non aver saputo reagire con azioni degne di nota. Penso che il tutto è riconducibile ad un problema di testa e a poco serve rimarcare le assenze di gente come Pesce e Bernardi. Oggi non bisogna andare alla caccia di attenuanti, al contrario occorre lavorare in silenzio e rivedere alcune situazioni strutturali che non mi sono piaciute”. L’analisi è precisa e puntuale, quella di una debacle, che inutile ribadirlo, fa male soprattutto se all’esordio e davanti a circa mille spettatori tra cui l’ingegnere Rocco Sabelli. Corrado Urbano, tecnico dell’Olympia Agnonese, non si nasconde. Doveva essere una festa, una formalità (almeno sulla carta)e, invece, il match contro il San Nicolò si è trasformato in vero e proprio un incubo. Difesa disastrosa – Puntare il dito contro il pacchetto arretrato granata sarebbe come sparare sulla Croce rossa. Tuttavia, un’analisi va fatta partendo da due elementi che negli anni passati si sono rivelati il valore aggiunto del gruppo. Ovvero i laterali Pietro Pifano e Piergiulio Litterio. In molti stentano a credere che quelli visti all’opera domenica possano avvicinarsi ai due giocatori che hanno costruito le fortune di Massimo Agovino. Dei quattro gol subiti, infatti, due sono stati frutto di loro disattenzioni. Madornali o se vogliamo dettati da una superficialità che non è piaciuta a nessuno. Discorso analogo per Scampamorte e Simone, che pur mettendoci un tantino di grinta in più, non hanno saputo garantire sicurezza al reparto. L’assenza di Pesce (a nostro avviso) è risultata determinante. Discorso a parte merita il portiere Francesco Pezone che dopo l’erroraccio del primo gol è andato letteralmente in bambola. A centrocampo si salva solo D’Ambrosio – Lo hanno visto tutti. A 35 anni suonati è stato colui che ha cantato e portato la croce soprattutto nella ripresa. Senza Michele D’Ambrosio probabilmente oggi si parlerebbe di una sconfitta dai risvolti più pesanti. Ricamato e Pannunzio nel primo tempo non lo hanno aiutato e più volte lo si è visto correre anche per loro. E’ innegabile che al suo fianco necessita di un mastino quale poteva essere Pasquale Di Lullo. Oggi l’alternativa potrebbe essere rappresentata da Antonio Orlando che quando chiamato in causa, soprattutto a centrocampo, ha dimostrato di poter essere di grande aiuto. Da segnalare che dai piedi dell’ex Marcianise sono nate le uniche azioni sotto porta avversaria dell'Olympia. Attacco inconsistente – A fine gara non si sono registrati tiri in porta da parte degli attaccanti di casa. Incredibile ma vero! Una circostanza che la dice tutta sulla condizione dei vari Keita, Gagliano e Partipilo, quest’ultimo sacrificato al posto di Bernardi (come quella di Pesce la sua assenza si è fatta sentire). Prevedibili, lenti, imprecisi gli avanti di casa hanno lasciato molto a desiderare e poco o nulla è servita l’entrata in campo di Fruggiero e Orlando i quali hanno cercato di dare vivacità ma con scarni risultati. Tifo – Cosa salvare della sconfitta di domenica? Senza ombra di dubbio i tifosi granata che nonostante il pesante risultato a fine gara hanno deciso di applaudire i loro beniamini. Encomiabili. Infermeria – Ieri nuovo consulto medico per Alberto Bernardi. L’attaccante granata è stato visitato presso Villa Stuart a Roma. I risultati degli esami al ginocchio hanno evidenziato dei piccoli strappi muscolari. Si prevede uno stop di almeno trenta giorni. Nel frattempo l’ex laterale del Torino è diventato papà per la terza volta. A Capua è nata la bellissima Amelì. Auguri! E restando all’infermeria in vista della trasferta di Miglianico l’Agnonese spera di recuperare il difensore Bruno Pesce alle prese con un problema alla spalla.
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