I nostri politici non si dimettono mai
Non illudiamoci, signori!
Quand'anche un movimento popolare organizzasse una rivolta di massa, questi nostri politici continuerebbe a sghignazzare e a fare i loro porci comodi.
Forse non ci si rende bene conto della pasta di cui sono fatti questi loschi figuri al potere, il Sultano in testa.
L'arroganza e la tracotanza sono talmente radicate nel loro dna che neppure un atto estremo del popolo potrebbe minimamente scalfirli. Anzi, questi sarebbero persino capaci di accusare di eversione tutto l’Alto Molise che rivendica solo il proprio diritto alla salute e alla sopravvivenza.
Se qualcuno pensa che questi signori possano temere le reazioni di un popolo in piazza, è davvero un illuso. Non provano pena per nessuno. Non ammettono nessuna interferenze nei loro sporchi affari.
In questi giorni alcune fonti invitano i nostri rappresentanti politici al rispetto della parola data e quindi a dimettersi in massa.
Che tristezza scoprire che ad oggi, tranne il sindaco di Capracotta, tutti gli altri sono stati colpiti da improvvisa amnesia totale, sindrome tipica della nostra classe politica.
Forse un atto così significato, fatto da tutti i nostri rappresentanti politici potrebbe innescare qualche reazione o almeno creare qualche difficoltà al Sultano.
Ma quale difficoltà?
Anche se davvero il nostro Sultano fosse messo in difficoltà o in crisi, voi riuscireste mai a immaginare Iorio che dice ai molisani 'scusate, ho sbagliato, mi dimetto'? Io no.
Uno come Michelone non ammetterebbe mai la propria sconfitta, nè la vittoria altrui!
Allora cosa facciamo? Scendiamo in piazza, ci ribelliamo, facciamo una sommossa popolare? Molto bene, io sono il primo. Ma devo ricordarmi che non vivo in un Paese “civile e democratico” e che perciò, dopo la manifestazione, tutto tornerà come prima, se non peggio.
Il giorno dopo sarà tutto come prima: chi ha un lavoro tornerà a lavorare, chi non ce l'ha tornerà a piangere e tutti, comunque, torneremo a subire i soprusi del Sultano.
Questo è un Paese fatto di gente senza più alcuna capacità di critica e di reazione nei confronti dell'arroganza del potere
L’amarezza più grande e che questi sindaci, questi assessori provinciali, questi consiglieri regionali, questo governatore li abbiamo votati proprio noi.
Non illudiamoci, signori! Questi “Yes Man” non si dimetteranno mai!
Un agnonese rassegnato