"Nell’immaginario collettivo, il primo giorno di scuola, pur nella sua rituale ciclicità, è un fatto che evoca sempre nuovi e forti sentimenti. È, innanzitutto, un momento di festa coinvolgente per studenti, genitori, insegnanti, che si rimettono in cammino per un progetto condiviso che li terrà impegnati per i prossimi nove mesi. È il giorno dell’emozione e della curiosità per un nuovo percorso didattico, rispetto al quale ciascun discente si accinge a scoprire e apprendere argomenti nuovi che andranno ad arricchire le sue conoscenze e i suoi saperi. È il giorno dell’accoglienza, in cui i docenti ricevono i ragazzi con il sorriso sulla bocca e a braccia aperte, ben consapevoli di quanto sia delicata e importante la loro mission. "È il giorno della speranza, perché il destino del Molise e dell’intero Paese è legato al problema della formazione dei nostri ragazzi, alla loro capacità di acquisire conoscenze e trasformarle in competenze".
E' il messaggio per l'apertura dell'anno scolastico del Presidente della Regione Donato Toma
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, è necessario che la scuola sia luogo dove ognuno possa sviluppare le proprie attitudini, ma anche fucina di eccellenze che possano far ripartire lo sviluppo dei nostri territori. Non v’è democrazia, non esiste piena libertà, se mancano istruzione, formazione e cultura. Il decadimento morale procede di pari passo con quello culturale, anzi parte proprio dall’assenza di quest’ultimo. La scuola, perciò, deve essere il presidio di base per riaffermare quei valori ai quali si richiamarono i nostri padri costituenti, in mancanza dei quali non v’è futuro.
Non posso esimermi dal fare un cenno alla sicurezza nelle scuole. Lo faccio con il pudore e la consapevolezza di chi è al governo di questa regione da soli quattro mesi e si rende conto di quanto grosso sia il problema. Molto è stato fatto in questi anni, ma parecchio resta ancora da fare. Mi piacerebbe, in uno dei prossimi messaggi augurali, poter affermare che tutte le scuole nel Molise sono in sicurezza. Non so dire quando ci riusciremo, ma posso assicurare che ci batteremo con tutte le nostre energie affinché il Governo nazionale finanzi un Piano di intervento straordinario per la messa in sicurezza e la costruzione di scuole antisismiche. A nome mio e dell’intera Giunta regionale, desidero rivolgere un cordiale saluto e fare gli auguri per un proficuo anno scolastico alle ragazze, ai ragazzi, alle famiglie, al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Paola Sabatini, ai dirigenti scolastici, ai docenti e al personale ATA delle scuole molisane di ogni ordine e grado».
“Se, come sosteneva Nelson Mandela, “l’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo”, si comprende bene quale importanza abbia l’avvio delle lezioni non solo per i ragazzi e per il personale della scuola, ma per tutto il Molise”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Regionale Salvatore Micone in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico.
“Un’istruzione saggia e capace di produrre discernimento, una formazione qualificata e spendibile in un mercato del lavoro sempre più esigente –ha continuato il Presidente Micone- ora più che mai possono essere una possibilità singola e collettiva di ripresa, di crescita e di sviluppo per l’intero territorio regionale, non mancando, ovviamente, di rappresentare oggi come ieri uno sprone personale per ogni ragazza e ragazzo alle prese con le incognite e le incertezze di un futuro che non si conosce ma che si è chiamati a costruire”.
“Implementare le conoscenze dei giovani –ha aggiunto- per educarli al bello, per insegnare loro ad apprezzare l’ambiente e la storia della propria terra, e in generale del creato, è senza dubbio un obiettivo di civiltà primario, come lo è quello alla protezione della natura e del patrimonio artistico che ci viene dal passato. Basi di sostanza su cui costruire un percorso personale di ogni alunno che lo porti a realizzare le proprie aspettative dando nel contempo un contributo alla crescita e allo sviluppo della propria regione. Alle istituzioni, al mondo delle professioni e come ad ogni altro cittadino è dato il compito di assecondare, accompagnare e proteggere il percorso educativo di ogni ragazza e ragazzo che oggi riprende il suo ciclo scolastico. Nell’assicurare il diritto allo studio la Repubblica investe su ciascuno studente facendo un giusto affidamento futuro sul suo impegno personale a cambiare in positivo il mondo per ridurre le disuguaglianze, per contrastare le ingiustizie, per affermare la cultura della legalità, della sussidiarietà e della solidarietà”. “A nome di tutto il Consiglio regionale –ha concluso Micone-, formulo quindi ai ragazzi e alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale del complesso e variegato mondo dell’istruzione, gli
auguri di un anno scolastico proficuo, pieno di spunti positivi e capace di consentire a tutti di fare un passo in avanti nel lungo cammino di crescita e di mutazione che deve vedere sempre impegnata ogni civiltà che intende dirsi evoluta”.
"Ancora qualche ora e la campanella darà il via al nuovo anno scolastico - aggiunge la consigliera della Lega Filomena Calenda - Studenti e insegnanti si ritroveranno tra quei banchi ad animare quel rito fatto di emozioni e sensazioni. La scuola è l'Istituzione, che insieme alla famiglia gioca un ruolo fondamentale nella società e proprio la Scuola è chiamata a svolgere il delicato compito dell' educazione e formazione di un individuo. La Scuola impartisce non solo insegnamenti didattici, ma anche e soprattutto lezioni di vita ai nostri giovani, il nostro futuro. I miei più sinceri auguri vanno proprio ai protagonisti, agli oltre 39 mila studenti, ai genitori, ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e a tutto il personale non docente. Ognuno di noi sarà chiamato a svolgere il proprio ruolo chiave in questo gioco di squadra per la crescita dei nostri figli, ciascuno per le proprie competenze. L'augurio è che sia un anno sereno, ricco di esperienze positive, fatto di sorrisi, strette di mano e di una sana e consapevole reciprocità".
Un messaggio agli studenti arriva anche dal sindaco di Campobasso Antonio Battista."Domani inizia un nuovo anno scolastico e per Campobasso, come per
ogni altra realtà, il suono della prima campanella rappresenta una ripartenza generale, un ingranaggio che si riavvia. Si respira un’aria positiva che coinvolge un
po’ tutti e in special modo quanti ruotano attorno al mondo della scuola: dirigenti, docenti, personale, ragazzi e famiglie, a loro, ad ognuno di loro, giungano i miei saluti e i miei migliori auguri di buon avvio delle lezioni nella convinzione che la scuola è stata, e continuerà ad essere, il cuore pulsante della società, il pilastro su cui si regge la comunità di cui facciamo parte, le fondamenta su cui cresce la futura classe dirigente. Ed è per questo motivo che credo profondamente nel ruolo centrale ed insostituibile della scuola, negli sforzi e nei sacrifici che si compiono ogni giorno nelle aule, nell’impegno che tutti mettono per raggiungere preziosi ed ambiziosi obiettivi di cui andare fieri, perché, e lo dico con assoluta convinzione, la nostra è una scuola d’eccellenza dove metodi e didattica sono ancora accompagnati da buoni e sani esempi di vita e rettitudine, da una formazione che va al di là della semplice istruzione per crescere culturalmente e umanamente. Una scuola che è il nostro fiore all’occhiello, che guarda avanti e che nonostante tutte le difficoltà continua a non perdere di vista il fine principale: formare, nel miglior modo possibile, le donne e gli uomini del domani. Donne e uomini capaci e preparati ad affrontare le sfide del mercato del lavoro, ad integrarsi in una globalizzazione generale fatta di lingue e tradizioni diverse, di una multiculturalità che è un punto di partenza per chi guarda
con fiducia al proprio domani. Una missione delicata per quanti lavorano nel mondo della scuola, ma una missione delicata anche per noi amministratori che
consideriamo le scuole una priorità assoluta e che ce ne prendiamo cura con quanto abbiamo a disposizione e mettendo in campo le energie migliori per garantire, con non pochi sforzi, la maggior sicurezza possibile. Un’attenzione concreta, che assicuriamo nel rispetto delle leggi, ma soprattutto in virtù di una responsabilità che ci portiamo sulle spalle e di un buon senso che ci permette, con le magre risorse, di ricostruire quando è possibile o rendere più sicure le strutture esistenti. Un lavoro che abbiamo condotto con grande senso del dovere e con quella profonda considerazione verso una comunità che ha tutto il diritto di avere strutture adeguate e soprattutto sicure. Non ci siamo mai arresi, non abbiamo mai abbandonato il nostro programma nemmeno quando abbiamo incontrato sulla strada ostacoli che sembravano insormontabili, e ogni qualvolta il quadro non ci è apparso sicuro, gli edifici li abbiamo chiusi disponendo trasferimenti o doppi turni attirando critiche e malumori. Ma ogni decisione che abbiamo preso è stata sempre e solo frutto di una responsabilità che sentiamo forte, e volta al bene dei nostri ragazzi e di quanti nelle strutture ci lavorano ogni giorno. Delle scuole e sulle scuole si è detto tanto e questa amministrazione per prima, davanti ad un problema che si trascinava da tempo, si è rimboccata le maniche, recuperando fondi, progettando scuole nuove e soprattutto
decidendo di far restare i plessi nei quartieri affinché, gli stessi quartieri, non vengano mai privati di un’istituzione che da sempre rappresenta un prezioso collante sociale. Scelte difficili a volte incomprensibili per quanti pensano che l’amministrazione sia dotata di bacchetta magica e che possa far fronte, senza
incontrare intoppi, alla chiusura di 18 scuole e alla contestuale ricostruzione. Noi preferiamo guardare in faccia alla realtà e ci siamo mossi, con una serie di interventi, dopo aver commissionato studi ad esperti, cosa più unica che rara, che hanno relazionato sugli immobili segnando la strada da seguire. Una strada ancora in salita, inutile negarlo, ma che dobbiamo percorrere insieme perché è solo ragionando insieme, confrontandoci così come abbiamo fatto finora, che si trovano le soluzioni più consone ad un problema che purtroppo non riguarda esclusivamente Campobasso bensì la stragrande maggioranza delle realtà italiane. La collaborazione che i campobassani hanno dimostrato è stata esemplare e mi auguro che la popolazione continui a stare accanto a questa amministrazione che nella scuola crede e che sulla scuola vuole scommettere ancora. Buon anno scolastico a tutti e che sia un anno capace di farci crescere, diventare più consapevoli e più responsabili, ma soprattutto più autonomi perché solo la cultura ci rende davvero liberi".