AGNONE - Ancora non atterra in Consiglio che già si preannuncia uno scontro durissimo. Il tema è quello del Bilancio previsionale 2010 di cui si discuterà venerdì 30 a palazzo San Francesco.
Così prima di quella data ad uscire allo scoperto è il gruppo di opposizione Rinnovare, che tramite i due consiglieri Danilo Di Nucci e Lorenzo Marcovecchio, critica aspramente l'operato della maggioranza De Vita.
"Dopo circa dieci mesi di amministrazione, le nostre incertezze in merito a questo documento affondano le radici nella mancata applicazione, dal punto di vista economico, del programma della lista 'De Vita per Agnone' - affermano Di Nucci e Marcovecchio - nell'impossibilità di rendere operative le numerose deleghe che sono state assegnate ad assessori e consiglieri durante la seduta consiliare del 29 giugno 2009 e nella forte difficoltà di attuare le linee programmatiche enunciate dagli assessori durante il Consiglio Comunale del 16 novembre 2009. Noi Rinnovisti, infatti, siamo fermamente convinti che il bilancio debba essere la rigorosa applicazione economica di quelle linee politiche attraverso le quali un'amministrazione comunale intende espletare il proprio mandato elettorale. Tali linee politiche, come già anticipato, hanno preso forma attraverso la stesura del programma elettorale della lista di De Vita e si sono consolidate con l'assegnazione delle deleghe e con le suddette linee programmatiche. Il bilancio, infatti, non rappresenta solo un semplice strumento contabile ma è, prima di ogni cosa, l'atto a maggiore contenuto politico attraverso il quale l'Amministrazione Comunale è chiamata ad esprimersi durante il corso dell'anno. In tutta franchezza, forse anche con un minimo di ingenuità dovuta alla nostra fresca nomina - proseguono Di Nucci e Marcovecchio in una lettera inviata al sindaco De Vita e alla Giunta - ci saremmo aspettati che quanto da voi enunciato in campagna elettorale e sul quale avete richiesto la fiducia dei cittadini, avesse trovato riscontro, anche solo in parte, nel documento di bilancio".
Ma, da quanto si evince, così non sarà . Il gruppo Rinnovare infatti dopo aver visionato il documento contesta il fatto che, nonostante le numerose deleghe assegnate "non sono previsti capitoli di spesa. A fronte di un movimento economico di circa 8,35 milioni di euro, le uniche risorse libere da spese vincolate alla gestione ordinaria del Comune di Agnone equivalgono ad appena 15mila euro (lo 0,0017% del totale). Inoltre, tale somma è in realtà frutto di un contributo assegnato a Cultura e Turismo, erogato dalla nuova banca tesoriera del Comune di Agnone. Inoltre la risoluzione del contratto per i parcheggi a pagamento vincoler… risorse per circa 65mila euro".
Insomma, tralasciando le risorse già impegnate per la gestione ordinaria del Comune si è di fronte a parecchie deleghe (la stragrande maggioranza) da considerarsi "senza portafogli" in quanto prive di libertà d'azione economica.
"Da settimane, ormai, ci chiediamo come sia possibile parlare di lotta allo spopolamento, di rilancio del nostro territorio, di sviluppo economico, di progettualità , di gestione aziendale - sottolinea il gruppo Rinnovare - e di tutto quello che concerne il futuro della nostra comunità se alcune deleghe (a nostro avviso fondamentali) quali, tanto per citarne alcune, le attività produttive, la programmazione, il marketing, le politiche agricole e forestali, non sono finanziate".
"Se la situazione economica non cambierà al più presto, sarà praticamente impossibile, per i vari assessori, portare a termine gli obiettivi che si sono preposti di raggiungere quando, nel Consiglio Comunale del 16 novembre 2009, hanno enunciato con molta enfasi e una punta di orgoglio le Linee Programmatiche da realizzare nel corso del mandato amministrativo 2009-2014. Tuttavia, se non è possibile disporre di liquidità adeguate per nessun assessore o consigliere con delega, ci chiediamo, a questo punto, quale sia l'effettiva valenza delle stesse. A fronte di un bilancio in cui tutto è già stato deciso e non esistono margini economici per poter improntare modelli di sviluppo pluriennali e dare un minimo di libertà di azione ai componenti della maggioranza, probabilmente sarebbe più consono rivedere le linee politiche dell'amministrazione ed eliminare tutte quelle deleghe che, pur essendo fondamentali, senza portafoglio non hanno ragione alcuna di esistere".
In ultimo l'affondo e la minaccia di non votare il documento.
"In questo momento così delicato per il futuro del nostro territorio occorre investire, credere, osare e, soprattutto, rischiare. Tutto ciò, invece, non avviene nemmeno con un'amministrazione che, sebbene veda alla sua guida lo stesso Sindaco della passata legislatura, è cambiata nella sua quasi totalità . In attesa di conoscere le determinazioni possiamo anticipare che, se si hanno a cuore le sorti di questa cittadina e, soprattutto, se la maggioranza sarà disposta a rischiare, troverete nel gruppo consiliare Rinnovare dei validi sostenitori delle future azioni politiche. Se, tuttavia, come questo bilancio lascia intendere, si avrà intenzione di limitarsi alle funzioni di ordinaria amministrazione, annunciamo fin da ora il nostro voto contrario al prossimo Consiglio Comunale: noi Rinnovisti non appoggeremo mai e poi mai una politica che, nel giro di pochi anni, rischia di portarci ad una lenta morte per inerzia".