Nella finanziaria é stata inserita la norma che il Presidente di regione non può essere commissario ad acta per la sanità . Su questo tema dopo la reazione del Movimento Cinque Stelle e del Governatore molisano Donato Toma arrivano quelle dei comitati per la sanità . A parlare per ora è il medico Lucio Pastore.
"Penso che sia una norma più che giusta - ha sottolineato - infatti non ho mai copreso come sia possibile affidare a chi é stato responsabile dei danni creati ( debiti, privatizzazioni, distruzione del sistema pubblico) il compito di dirigere l'eventuale risanamento. Ma accanto ai commissari ad acta si sono sempre affiancati, almeno in Molise, subcommissari governativi che sono stati corresponsabili dei disastri generati. Quindi bisogna presupporre che è esistita una volontà politica che abbia voluto generare questo disastro con il chiaro intento di privatizzare il sistema.Dico questo perché il nuovo commissario ad acta dovrà essere valutato sulla linea politica che perseguirà . Se continuerà sulla stessa linea di difesa di alcuni poteri forti e proseguirà con il processo di privatizzazione senza modificare nulla sugli accreditamenti dei posti letto e delle diverse specialità o dei fondi destinati all'edilizia privata e non pubblica, allora vuol dire che cambia qualcosa per non cambiare nulla.Quindi é sicuramente un bene che il Commissario ad acta non coincida con il Presidente di regione ma la valutazione del nuovo andrà fatta sulle linee politiche e le scelte che saranno effettuate"