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Regionali, scatta il tototrombato

Molti candidati silurati nel 2006 ritentano la strada per Palazzo Moffa tra occasioni mancate e cocenti delusioni

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ISERNIA. Mancano tre settimane al verdetto, ma nel capoluogo pentro già impazza il toto-trombato. Chi resterà fuori dagli scranni di Palazzo Moffa, alle Regionali? Le scommesse, tra gli amici e gli appassionati di politica, sono già aperte. Tanto che il quotidiano "Il Nuovo Molise" ha deciso di fare da megafono alla questione. I lettori che vorranno, potranno scrivere all’indirizzo mail redazioneisernia@ilnuovomolise.it. E inviarci la loro personale classifica, con i primi tre illustri trombati delle elezioni, secondo il loro personale pronostico. Le mail devono essere firmate, ma garantiamo ai lettori la tutela della privacy. Del resto, è solo un gioco. Martedì 18 ottobre, a urne chiuse, tireremo le somme e pubblicheremo i risultati. Per poi scoprire, a distanza di qualche giorno, se i nostri lettori hanno indovinato o meno la terna dei bocciati di rango. Di destra o di sinistra, non abbiate paura. Se credete (o sperate) che alcuni soliti noti stavolta resteranno fuori dalle stanze del potere, scriveteci. Tenendo conto che, dalla tornata elettorale 2006, sono in molti a riprovarci, irriducibili e indefessi. Magari, la sconfitta di cinque anni fa brucia ancora. Dunque, è giusto che venga loro concessa una seconda occasione. In entrambi gli schieramenti, i volti celebri rimasti fuori dai giochi sono tanti. Qualcuno ha sfiorato la vittoria, mancandola per un pugno di voti. Altri, invece, sono rimasti con un pugno di mosche. Vediamone qualcuno. Cominciando dal centrodestra. Antonio Nicola Mazzocco, ex sindaco di Cerro a Volturno, nel 2006 scese in campo nell’Udc, registrando 546 preferenze. Oggi è di nuovo ai nastri di partenza, con il pregio di non aver cambiato casacca. Stesso discorso per Mimmo Izzi: 526 voti il suo bottino cinque anni or sono, ma stavolta nel partito di Casini corre da coordinatore regionale, ed è considerato il favorito. Discorso diverso, invece, per l’ex primo cittadino di Sesto Campano, Antonio Epifanio. Lui, tra le file di Molise Civile, catturò 899 consensi. Oggi, però, ha cambiato aria, accasandosi con l’Adc di Mario Pietracupa e sperando in una sorte migliore. Riposizionamento anche per Michele Lombardi: 347 voti in Molise Civile nel 2006, ora indomito passa tra le file di Grande Sud, confidando nei resti più alti. Nell’Idv si rivedono Franco Capone e Cosmo Tedeschi. Il preside, cinque anni fa, si fermò a 485 preferenze. Mentre l’imprenditore, praticamente da neofita della politica, ne prese ben 968, piazzandosi secondo alle spalle di Nicandro Ottaviano. Oggi, da consigliere comunale e provinciale, nonché vicesegretario regionale dipietrista, per i bookmakers ha tutte le carte in regola per tagliare il traguardo. Anche se nel partito dovrà vedersela con l’evergreen Maria Teresa D’Achille, che nella scorsa tornata elettorale, da segretario provinciale della Margherita, registrò 817 preferenze. Si rivede anche il professor Domenico Cinocca da Carovilli: ieri 601 schede con la Margherita, oggi punta di diamante del Pd sull’Alto Molise. Pure La Destra di Giovancarmine Mancini ripropone una vecchia conoscenza: Gino Di Ciocco da Agnone, forte di 217 voti nel 2006 con l’Udeur di Mastella. Sarà della partita anche l’assessore provinciale Mena Calenda: cinque anni fa alla guida dei Pensionati, dovette accontentarsi di 62 preferenze. Oggi, con Molise Civile, conta di fare certamente di più.
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