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Mensa dell'asilo, Giove tuona: Non ci sono i numeri, non posso attivarla

Il commissario prefettizio di Castiglione replica piccato alla nostra testata

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - In riferimento alla mancata attivazione del servizio mensa presso la scuola dell’infanzia statale di Castiglione Messer Marino, giunge in redazione, a mezzo posta, la replica del commissario prefettizio che svolge le funzioni di sindaco, Giovanni Giove. «Innanzitutto devo contestare di non essere stato ammesso al beneficio di essere sentito sulla vicenda, precludendomi aprioristicamente, chissà per quale scelta, il diritto al contraddittorio, oltre che al controllo dell’attendibilità della versione dei fatti che risulta essere resa esclusivamente dalle famiglie interessate. Nel merito devo contestare che le motivazioni della mancata attivazione del servizio risiedono in cause oggettive, estranee alla disponibilità e alla volontà del sottoscritto, in quanto non è stato raggiunto il prescritto minimo numero di iscrizioni richieste dalla legge per l’effettuazione del doppio turno. Questo, si badi bene, impedisce a termini di legge, l’imputazione di qualsiasi tipo di spesa a carico dei contribuenti castiglionesi. Trattasi quindi di ben altro che “qualche chilogrammo di pasta in più ed il gioco è fatto”, perché oggi, meno che mai, è permesso ad un pubblico amministratore, degno di tale nome, di “giocare” con le risorse e i soldi di una collettività ad esclusivo beneficio di pochi. Contesto e condanno decisamente il tono esageratamente sensazionalistico ed allarmistico utilizzato nell’enfatizzare, ogni consentita misura di buon senso, una vicenda che, se soltanto obiettivamente considerata, rentra nella normale dialettica tra le esigenze di ogni tipo che quotidianamente sono qui rappresentate in riferimento alla mia funzione. Assolutamente pretestuosa e falsa la circostanza, come rappresentata, che io sarei stato “assediato” dalle mamme interessate, come invece è dato evincere dall’articolo. Non da ultimo non posso tralasciare il tono esageratamente pietistico con cui è stata descritta, giornalisticamente parlando, la richiesta delle mamme, che non rende onore alla dignità di una cittadinanza che mi pregio di rappresentare fino alla ricostituzione degli organi istituzionali. Ho in ogni caso il dovere, quale funzionario dello Stato e amministratore pro tempore del Comune di Castiglione Messer Marino, di garantire il soddisfacimento di ogni aspettativa dei cittadini rispondente al pubblico interesse e soprattutto nell’ambito e nel rispetto delle leggi. Voglia pertanto, signor direttore, contribuire acché siano ristabiliti i giusti equilibri nello svolgimento de compito di informazione, che da sempre costituisce uno dei principali servizi di interesse pubblico, che, comi è mia costante connotazione, mi vedrà sempre disponibile e pronto per ciò che mi riguarda. Confido che a questa mia specifica e rettifica, cui sono stato costretto per le ragioni sopra esposte dettagliatamente, sia dato lo stesso spazio e risalto riservati alla pubblicazione dell’articolo. Con ogni stima e cordialità». Il commissario prefettizio, Giovanni Giove LA PROSSIMA VOLTA INVIEREMO UN FONOGRAMMA IN PREFETTURA Ha ragione, il commissario Giove, quando dice che sulla questione non è stata ascoltata la sua versione. E’ altrettanto vero, però, che chi si è occupato della vicenda, tra l’altro su esplicito invito delle mamme degli alunni che resteranno digiuni ope legis, ha cercato di contattare più volte il dottor Giove, sia nella sede municipale di Castiglione, sia in Prefettura a Chieti. Il commissario, infatti, che pure si dice dispobibile al dialogo con la stampa locale, non ha ritenuto opportuno fornire un proprio recapito telefonico di servizio. La prossima volta manderemo un fonogramma in Prefettura, mezzo forse più familiare ai funzionari dello Stato e ai burocrati rispetto alle email e al volgare telefonino. Francesco Bottone
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