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Vastese, Sangro e Alto Molise: l'unione è una necessità

La tesi sostenuta da Enzo Delli Quadri

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AGNONE. Non si ferma Enzo Delli Quadri con le sue idee di accorpamento di aree. Dopo quella di unificazione del Molise con l’Abruzzo, il noto agnonese, lancia ora la possibilità di un “triunvirato” basato sulle aree alto molisana, alto vastese ed altosangrina. “Non mi arrendo e finchè camperò continuerò a denunciare l'insussistenza della regione Molise – afferma subito Delli Quadri - E non ho cambiato idea: la riunificazione di Abruzzo e Molise è una necessità economica, storica e culturale. Penso, diversamente da molti amici, che questo obbiettivo non possa essere perseguito attraverso una attività politica regionale, perché, in questo modo si creerebbe una sorta di conflitto di interesse (è difficile immaginare un consigliere regionale che vota per la sua esclusione dall'incarico appena ricevuto) e, cosa ancora più importante, perché questo è argomento che coinvolge il riassetto istituzionale dello Stato, cui molte forze politiche nazionali stanno lavorando proprio contro gli interessi regionali. Penso che, sempre nell'ottica del raggiungimento della riunificazione, occorra attaccare il sistema su un suo punto debole, come la ricerca del punto critico che consente la frantumazione del cristallo. Questo punto debole, secondo me, dovrebbe consistere nella creazione di un “Movimento” radicato sul territorio di confine tra le Regioni, Abruzzo e Molise, vale a dire Alto Molise - Alto Sangro - Alto Vastese, territorio coincidente più o meno con la Diocesi di Trivento, che in breve potrebbe chiamarsi “Almosalva”. Questo movimento dovrebbe essere il grimaldello del sistema istituzionale vigente per ottenere, a gran voce, una sola Amministrazione regionale per il territorio oggi di confine, primo passo verso la riunificazione delle due regioni. Il Movimento –aggiunge ancora Delli Quadri- dovrebbe costituirsi come gruppo di discussione e, in questa fase elettorale molisana, dovrebbe limitarsi solo a creare interesse nella popolazione interessata, per poi progredire verso forme sociali e/o politiche più consoni alle esigenze. Necessitano, per partire, forze giovani e creative, che sappiano di politica, di informatica e di economia. A loro non verrebbe sottratto n'è tempo n'è denaro, ma solo una partecipazione molto limitata del tipo: relazioni con altri soggetti interessati, ricerca di nuovi adepti, diffusione dell'idea nei modi più semplici e per nulla dispersivi. Dal numero delle risposte positive dipenderà la nascita del Movimento di confine “Almolsalva” e – conclude- capiremo se effettivamente si vogliono l'eliminazione di sprechi regionali e provinciali, il recupero di risorse improduttive e la loro trasformazione in attività e investimenti produttivi”.
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