CELENZA SUL TRIGNO - Attivata da poche settimane, la scuola statale di Celenza sul Trigno è già nel mirino dell’opposizione per presunti vizi di idoneità dello stabile che la ospita. Continuano le schermaglie tra i difensori dell’asilo paritario gestito dalle suore, paradossalmente gli esponenti del centrosinistra, e l’amministrazione comunale che è riuscita ad attivare una scuola statale. La minoranza di centrosinistra ha richiesto la convocazione di una seduta del Consiglio comunale per trattare i seguenti punti all’ordine del giorno: “verifica requisiti di idoneità del fabbricato adibito a scuola materna statale” e “variazione di destinazione d’uso di un locale da adibire a scuola materna paritaria”. Insomma, non c’è pace per i piccoli alunni che frequentano le due scuole di Celenza, pedine, loro malgrado, di una partita che ha tutto il sapore della sfida politica. Il sindaco Venosini, nei giorni scorsi, proprio su queste colonne, ha messo in dubbio la regolarità dell’asilo delle suore. Mancherebbero, a suo dire, le certificazioni e le autorizzazioni necessarie. Questo perché lo stabile che ospita l’asilo delle religiose non è nato come scuola, ma è stato adattato a tale utilizzo per evitare che la paritaria per l’infanzia rimanesse senza sede e chiudesse i battenti per sempre. Visto che il sindaco mette il classico bastone tra le ruote alla paritaria, ecco che l’opposizione in Consiglio comunale ribatte chiedendo la verifica dei requisiti di idoneità del fabbricato adibito a scuola materna statale. E come se non bastasse, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha convocato presso la sede di L’Aquila, per il prossimo 4 ottobre, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Chieti, il dirigente dell’Istituto comprensivo di Carunchio, il sindaco di Celenza sul Trigno e il rappresentante legale della scuola paritaria dell’infanzia “Santa Maria Assunta”. «Probabilmente vuole chiarezza attraverso il confronto delle posizioni tra scuole e gli uffici interessati, - spiega l’ex sindaco Rodrigo Cieri - ma la convocazione è servita all’avvocato della scuola paritaria per ottenere un rinvio dal Tar di Pescara, presso il quale, nei giorni scorsi, avrebbe dovuto tenersi la discussione. L’udienza sul ricorso presentato dall’avvocato della scuola paritaria avverso l’ordinanza del Sindaco si terrà il giorno 6 ottobre».