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Majella Madre: Votare per i candidati unionisti

L'appello dell'associazione che chiede la riunificazione di Abruzzo e Molise

redazione
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AGNONE - Majella Madre, movimento che spinge da tempo per la riunificazione tra Abruzzo e Molise, interviene in merito alle imminenti elezioni regionali. La proposta agli elettori è semplice, quasi ovvia: votare per quei candidati che lavoreranno alla riunificazione tra le due entità territoriali e istituzionali. «Carissimi amici dell’Unione, le imminenti elezioni regionali in Molise segnano per noi tutti una fase importantissima, nella quale vediamo che la nostra idea si sta facendo strada, per la stessa forza della sua inevitabilità. E’ assolutamente necessario che il nostro gruppo sia compatto nel premiare – votando e facendo votare – quei candidati che già in passato si sono espressi a favore dell’Unione dell’Abruzzo-Molise. Informiamo tutti voi che questi elementi, in questa fase, si sono collocati tutti nello schieramento di Centro-sinistra capeggiato da Paolo Di Laura Frattura, candidato presidente (il quale per giunta è per metà abruzzese, essendo la sua famiglia originaria di Alfedena). Ricordiamo a tutti che lo statuto di Majella Madre stabilisce che ogni socio e simpatizzante ha il dovere di non disperdere la sua forza politica e di concentrare il suo suffragio esclusivamente su coloro che sostengono l’idea unionista. E chiariamo subito che questo non è il momento di votare lasciandosi guidare da superflue direzioni ideologiche, magari riferite alla situazione nazionale. Diremo anzi subito che anche tra noi alcuni hanno parecchie remore nei confronti della Sinistra attuale. Ma la situazione del Molise deve essere considerata a parte. Anche chi simpatizza per il Centro-destra non può dare il suo suffragio all’attuale maggioranza legata a Iorio, la quale ha sempre colpito la nostra propaganda con una cortina di silenzio imposto (complice la stampa sempre prona) e ha sempre respinto compatta l’ipotesi di ritorno dei Molisani alla grande regione Abruzzi, cercando anzi di spaventarli con l’inventare dei pericoli immaginari ... che in realtà sono tali soltanto per chi pretende di conservare in eterno delle poltrone improduttive e costose sulle spalle dei Molisani stessi (si legga il bel comunicato stampa firmato giorni fa da Campopiano, Coia e Riccio). E diciamo ciò anche tralasciando gli errori e le deliberate perversioni clientelari a causa delle quali sono stati dilapidati i denari dei cittadini a scapito di servizi da salvare o da fondare (basti pensare alle inutili, costosissime commissioni nuove, mentre gli ospedali periferici languono e rischiano la chiusura). Vi informiamo tutti, dunque, che tra i candidati che sostengono Di Laura Frattura ci sono: Oreste Campopiano, candidato nel listino (i candidati del listino sono eletti automaticamente se viene eletto il candidato presidente) già membro del Consiglio Direttivo di Majella Madre, co-fondatore di Nuova Regione, il quale già alle provinciali dello scorso aprile formò la lista “Regione Nuova”, riscuotendo un risultato soddisfacente, e che oggi si presenta agli elettori regionali col motto significativo: “Marca la differenza”. Nello stesso listino, a rappresentare il movimentismo dell’Alto Molise fiero e ribelle, c’è Nunzia Zarlenga, la quale, pur non scegliendo mai a suo principale argomento di lotta la riunificazione, fu tra i primi partecipanti al dibattito informatico da cui nacque Majella Madre, fu presente al convegno di fondazione di e – lottando per la salvezza dell’Ospedale di Agnone - ha sempre dato spazio alle opinioni dei nostri militanti. Nella lista del PD, ricordiamo ancora una volta Michele Petraroia, coraggioso e luminoso esempio di verità indipendente dagli egoistici tornaconti, il quale – essendo già da tempo consigliere regionale di minoranza – espresse già l’anno scorso la convinzione che la salvezza dei Molisani stava nel ritorno alla più grande primigenia regione. Suoi bracci destri in questa battaglia sono Lorenzo Coia, membro del comitato promotore di Nuova Regione, e Loreto Tizzani, dirigente dei Cristiano-Sociali del Molise e fautore della Marca Adriatica. Nella lista del Partito Socialista, segnaliamo con convinzione Giuseppe Scarano, di Trivento, uomo ben noto ad alcuni di noi per capacità, competenza e onestà, il quale ha manifestato in diversi convegni di partito la convinzione che il possibile futuro dell’Italia sta nelle macroregioni, auspicando come primo passo il ritorno all’unità dell’Abruzzo-Molise. Dall’altra parte, quella del Centro-destra, vi sono stati solo vaghi e indecisi accenni di comprensione, o rassegnate ammissioni (subito taciute e negate) o incoerenti proclami, subito contraddetti dallo stesso candidarsi all’interno di un gruppo che desidera compatto mantenere un comodo potere dentro una regioncella invisibile (malgrado l’evidente impossibilità di sopravvivenza), al massimo elucubrando su ipotesi di allargamento a zone sparse della Campania e della Puglia, che porterebbero i Molisani verso un futuro ancor più confuso e ancor più “meridionalizzante” nel senso più infausto del termine. Applichiamoci dunque compatti e decisi: ognuno di noi si impegni a convincere almeno altri due elettori! Dimostriamo a tutti che siamo un gruppo potente e rispettabile! Coloro che non votano in Molise ma hanno parenti o amici tra i votanti spendano delle e-mail o delle telefonate per procurare voti a questi nostri beniamini». Il Consiglio Direttivo di Majella Madre
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