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Scuola, mangiare in mensa costa il 25% in più rispetto l'anno scorso

Il blocchetto mensile passato da 50 a 62,50 euro. Protestano i genitori. Dal Comune si giustificano: "Costo della vita lievitato"

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AGNONE. Mangiare nella mensa scolastica da quest’anno costa di più. Un aumento del 25% sui venticinque biglietti dell'intero blocchetto. Così se dodici mesi fa per un pranzo quotidiano venivano spesi 2 euro, da lunedì per mangiare nei locali di piazza del Popolo bisognerà tirare fuori 2,50 euro. Protestano i genitori che nel prelevare il blocchetto hanno dovuto sborsare 62,50 euro rispetto ai 50 euro dell’anno precedente. A finire sotto accusa la ditta che da anni gestisce il servizio e l’amministrazione comunale, entrambi responsabili, di “un aumento sconsiderato – hanno detto alcuni genitori visibilmente contrariati – che non tiene conto dei tantissimi problemi che oggi affligono le famiglie”. “Immaginate solo chi va avanti con un solo reddito e ha due-tre figli che quotidianamente usufruiscono del servizio – ha sottolineato una coppia – si tratta di una mazzata terrificante. Avevamo messo in preventivo un piccolo aumento – hanno concluso - ma sinceramente un 25% in più è inimmaginabile soprattutto se arriva da una Amministrazione, la quale, sulla carta, dovrebbe essere vicina alle problematiche sociali. Non so se continueremo a mandare i nostri due figli in mensa” hanno concluso amareggiati. "Costo della vita lievitato e nuovi lavori di tipo strutturale all'interno dell'edificio", la giustificazione che fornisce l’assessore al Bilancio del Comune di Agnone, Marco Mendozzi.
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