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"Buoni pasto lievitati del 25%, colpa di Berlusconi"

L'assessore Mendozzi: "Da Roma meno trasferimenti e questa è la conseguenza". Poi annuncia: "La situazione può peggiorare"

redazione
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AGNONE. Colpa del governo centrale, colpa di Silvio Berlusconi. Questa in sintesi la risposta all’aumento del 25% sui buoni pasto della mensa scolastica. E’ quanto sostiene l’assessore al Bilancio del Comune di Agnone, Marco Mendozzi che interviene per spiegare i motivi dell’aumento. “Bisogna ricordare che il nostro Comune ha subito un taglio dei trasferimenti erariali da parte del Governo di oltre 220.000,00 euro per l'anno in corso – sottolinea Mendozzi - mentre per il 2012 ci sarà un ulteriore riduzione di circa 270.000,00 euro, senza considerare, con questo, le recenti manovre finanziarie di fine estate che potrebbero aggravare ulteriormente i tagli previsti e senza far menzione del "patto di stabilità" che rende ancora più onerosa la situazione per il Comune di Agnone”. In seguito, l’assessore della giunta di centrosinistra, tiene a rimarcare come l’aumento di 50 centesimi su ogni buono pasto, resta ancora inferiore ad altre realtà. “A dispetto dei tagli subiti, entrando nello specifico, occorre osservare come la tariffa praticata dal Comune di Agnone, pari a 2,50 euro a pasto, nonostante l'aumento, risulti ancora abbastanza contenuta e collocata in una fascia medio bassa dato che, in molti comuni, si superano abbondantemente i tre euro – articola Mendozzi -. Detto questo, è giusto che i cittadini sappiano che l'aumento di 50 centesimi di euro si è reso necessario per far parzialmente fronte al costo di alcuni importanti lavori per lo spostamento e la messa a norma dei locali cucina effettuati di recente dalla ditta affidataria del servizio. Riconoscendo, a titolo di rimborso forfettario per i lavori effettuati, un aumento di 25 centesimi per ogni pasto somministrato e utilizzando i restanti 25 centesimi dell'aumento per affrontare ulteriori spese – conclude - sempre legate all'esecuzione di detti lavori”
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