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“Il made in Italy ucciso dal bunga bunga”

La confessione di un imprenditore di Capracotta all'onorevole Di Pietro

redazione
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AGNONE - «Il bunga bunga di Berlusconi ha distrutto il made in Italy e l’immagine dell’Italia in Europa e nel mondo». Non è la solita litania dell’onorevole Di Pietro, che per mestiere deve spararae ad alzo zero contro il premier, ma l’amaro sfogo di un imprenditore dell’Alto Molise. Questa volta il Tonino nazionale ha fatto semplicemente da tramite, raccontando, nella sala del teatro Italo Argentino, la confidenza raccolta da Ermanno D’Andrea, noto imprenditore di Capracotta. Fare impresa, affannarsi per portare in alto il nome dell’Italia, esportando in tutto il mondo il famoso made in Italy, serve a poco, tutto vanificato dal gossip, dalla storia del bunga bunga. «L’imprenditore, che ha un’azienda leader nel settore della componentistica di precisione per macchine utensili, - ha raccontato Di Pietro a teatro - di ritorno dalla fiera internazionale di Hannover, mi ha confidato che in Germania erano interessati non alle sue produzioni, ma solo alle vicende sessuali di Berlusconi. Una mortificazione non solo per quell’imprenditore, ma per tutto il Paese, che sarà ricordato, d’ora in poi, per le performance sotto le lenzuola di qualche attempato politico». La confidenza dell’imprenditore, per bocca dell’onorevole Di Pietro, approderà alla ribalta nazionale dalla trasmissione “Ballarò”.
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