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Campomarino contro la violenza di genere, il primo passo è assicurare lavoro sicuro alle donne

La parlamentare Giuseppina Occhionero ha illustrato tutte le iniziative che metterà in campo alla Camera.

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Una "giornata contro la violenza sulle donne" a Campomarino dal sapore istituzionale ma basata soprattutto sul rilancio del settore lavoro per distruggere il fenomeno del femminicidio. A volere il convegno svoltosi a Palazzo Norante è stata l'onorevole di LeU Giuseppina Occhionero in collaborazione con il comune di Campomarino. A puntare su questo lato della soluzione oltre all'onorevole è stata anche la sindacalista della Cgil Lucia Merlo, secondo la quale senza "lavoro a tempo indeterminato e sicuro" non si può nemmeno pensare di emancipare la donna e renderla indipendente dal suo carnefice. Ne sono convinte anche le due psicologhe che hanno preso parte all'evento. Carmela Di Zillo, che ha fatto una relazione per spiegare quali sono le forme di violenza alle quali le donne vengono sottoposte. Tra queste non poteva mancare la violenza economica.

Sulle funzioni dei centri antiviolenza e soprattutto su quelli di nuova apertura è intervenuta invece l'operatrice di befree Molise che opera su Termoli: la dottoressa Sara Fauzia, che ha illustrato soprattutto cosa vuol dire differenza di genere nell'affrontare la violenza. Befree, come ci ha ricordato, da settembre sulla costa per volere della regione non è più solo sportello di ascolto ma al pari di Isernia si è trasformato in un vero e proprio centro. Resta a Campobasso, per ora, l'unica casa rifugio. 

E' toccato poi all'onorevole Giuseppina Occhionero toccare i vari temi della violenza sulle donne da trattare in parlamento. Come gruppo di LeU insieme alla ex presidente della Camera Laura Boldrini, firmerà una proposta di legge che porta a eliminare la disparità di genere soprattutto nel mondo del lavoro proponendo la parità di salario. La legge inoltre prevede di introdurre benefit per le aziende che investono in assunzione delle vittime di violenza. Le donne che scelgono il doppio ruolo di mamma e lavoratrice devono essere messe nelle condizioni di poterlo fare introducendo la possibilità di costruire asili nido aziendali.  Oltre al piano occupazionale per fronteggiare il problema della violenza sulle donne restano fondamentali le scuole e gli ambienti giudiziari. Perché sono quelli a cui tocca accogliere la donna vittima di violenza. L'onorevole Occhionero è consapevole di essere minoranza in parlamento e spera, anche se i risultati non sono quelli che ci si possono aspettare, di trovare una convergenza trasversale su questi temi che possano coinvolgere anche le altre forze politiche. Anche se la repressione fatta vedere tramite il ddl Pillon non fa sperare purtroppo in nulla di buono. A livello parlamentare Giuseppina Occhionero continuerà a fare parte del gruppo di LeU in quota articolo 1 Mdp. E tramite quella componente si cercherà di restare uniti puntando su un programma che tuteli la persona. Qui i dettagli della sua intervista. 

L'onorevole, non prima di annunciare un futuro evento con l'onorevole Laura Boldrini in Molise, ha chiesto pubblicamente alla stampa di eliminare dal proprio vocabolario termini come raptus o amore malato. E ha chiesto anche di non catalogare i colpevoli o indagati in base alla razza e al colore della pelle. Gli inviti sono stati accolti dalla giornalista di questo portale Viviana Pizzi che ha spiegato come funziona la redazione di un articolo sul femminicidio in redazioni piccole e che lavorano senza fondi sull'editoria. Molto spesso alla qualità si sovrappone la quantità. E spesso le parole incriminate non sono altro che il frutto di un copia e incolla certosino delle veline delle forze dell'ordine. Si è impegnata a nome suo e delle persone con cui collabora a continuare a fare il proprio dovere evitando linguaggi che possono ferire le vittime di violenza, alle quali il giornalismo deve rispetto. 

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