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Ospedale, apre il nuovo reparto di emodialisi, Toma: da lunedì anche il servizio di pronto soccorso

Don Francesco Martino: non riapre nulla, tornano solo a turnare i chirurghi rimasti e altri medici del presidio

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Presso il San Francesco Caracciolo, nosocomio agnonese, oggi inaugurazione della nuova dialisi. Una struttura vetusta e insicura per i pazienti è stata sostituita da un reparto a norma e con tutte le caratteristiche previste dalla legge. Grande soddisfazione hanno mostrato i vertici politici regionali e della Asrem. Presenti il presidente Toma, le consigliere Calenda e Romagnuolo, Micone presidente consiglio regionale, i vertici Asrem, sindaci di Agnone, Pescopennataro, Capracotta, assessori comunali. Ottima notizia per i pazienti dializzati e per la popolazione dell'Alto Molise e l'alto Vastese. Il presidente Toma, in ogni caso, non si e' limitato a commentare l'apertura di un servizio esistente ma completamente rinnovato in altri spazi e con altri criteri, ma ha tracciato un quadro della sanità dell'Alto Molise, puntando l'attenzione sul SF Caracciolo, nel suo intervento e in quello della consigliera Romagnuolo si è parlato di riportare l'ospedale agnonese "agli antichi splendori" e "ospedale di serie A". 

Toma ha dichiarato:" ringrazio gli assessori presenti, il diettore amministrativo Forciniti .il sindaco di Agnone.Oggi si pone un'altra pietra miliare per la sanità di Agnone e l'Alto Molise.Abbiamo riaperto il servizio di dialisi, con 10 posti letto per 16 pazienti. il servizio funziona perfettamente abbiamo visitato il reparto e salutato i pazienti con il responsabile dott Mastrangelo e tutti gli infermieri che vi operano con grande dedizione. Un'altra notizia  importate è quella che sarà attivato il servizio di pronto soccorso da lunedi, grazie all'abnegazione del personale medico di questo ospedale che si alternera' su questo servizio insieme al personale del 118, spero di riuscire a farlo funzionare con personale dedicato solo per il pronto soccorso. Abbiamo bisogno di anestesisti, vanno fatti i concorsi e se necessario in ultima istanza si procederà con gli ordini di servizio. L'ospedale di Agnone è un ospedale, non una casa di cura,è un ospedale di zona disagiata, perciò avremo anche una casa della salute, la nostra prospettiva e' quella che il Caracciolo debba ritornare agli antichi splendori. Saranno inserite altre specializzazioni e sarà al servizio della popolazione dell'Alto Molise e l'Alto Vastese. Dovrà avere maggior personale medico e non medico e maggiori investimenti in tecnologicia il resto toccherà  al  commissario ad acta ,di cui attendiamo la nomina, per la verità siamo gia in grave ritardo, se l'avessimo avuta su Agnone avremmo già accelerato degli investimenti, ma pensiamo al futuro siamo pronti per potenziare questo ospedale ancora di più" 

Ottimismo, quindi per il futuro dell'0spedale Agnone. Ma le parole del presidente Toma hanno suscitato non poche polemiche sui social soprattutto sulla apertura lunedi del servizio di pronto soccorso. Qualcuno osservava che i medici presenti in ospedale che ritornano a turnare sono insufficiente e quindi: "non riapre nulla: semplicemente mentre prima nel cosiddetto pronto soccorso operavano la notte i medici interni e il giorno quelli del 118, poi è successo che sono rimasti solo i medici del 118: da lunedì turnano di nuovo i chirurghi rimasti ed altri medici del presidio, tutto qui, ma senza avere consulenze di cardiologia ( a meno che non venga da Isernia), l'ortopedico quando c'è o quando fa notte in PS, senza anestesista, con la semplice consulenza di medicina interna" questo il caustico commento di don Franceso Martino

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