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Truffe di finte vendite di “cani di Natale” nel mirino della rete Molise, Veneto e Piemonte

Le truffe maggiori sono state il Veneto, in particolare Verona e Padova e la provincia di Rovigo, Campobasso in Molise e Alessandria, Vercelli, Asti e Torino in Piemonte

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L’allarme sulle truffe dei Cani di Natale arriva direttamente dall’Associazione italiana difesa animali ed Ambiente: “Si tratta di una truffa per la quale si arriva a lucrare fino a 500 euro a cane inesistente. L’annuncio civetta del vendo o regalo cani o gatti di razza pregiata per cessata attività, oppure perchè uno si deve trasferire e quindi non può tenere la cucciolata. Ovviamente nell’annuncio si assicura che i cani sono assolutamente tutti sani, dotati di microchip e di passaporto internazionale. Per i contatti di solito si chiede l’invio di una email o una telefonata alla quale far seguito con una email con tutti i dati dell’adottante. E qui scatta la trappola”.

 

Di solito nella truffa dei cani di Natale la richiesta di soldi viene,quindi, motivata con le spese di trasporto in quanto si sostiene che i cani arrivano da paesi dell’est o dall’Africa (qui di solito si dice che siano suore o preti che si devono trasferire in altre missioni cristiane e non possono portare con se i cani) e che quindi occorre spendere i soldi del viaggio aereo, del trasportino e dell’assicurazione. Di solito le cifre chieste sono modeste e si aggirano attorno ai 150 euro in modo che il truffato cada nella trappola ed inizi a pagare. Ovviamente del cane nessuna traccia e qui scattano altre richieste di pagamenti per nuovi trasporti, per documenti doganali (che vengono inviati ovviamente falsi) i soldi vengono chiesti o su conti esteri o attraverso il money trasfert, mai su posta pay in quanto la stessa è rintracciabile.

Ogni anno questi signori che lavorano dai computer italiani concentrano la loro attività truffaldina in alcune regioni e provincie specifiche per non farsi beccare e “spennare polli” in maniera piuttosto anonima. In particolare dalla ricerca di quest’anno le regioni in cui si sono avuti i maggiori contatti e anche le truffe maggiori sono state il Veneto, in particolare Verona e Padova e la provincia di Rovigo, Campobasso in Molise e Alessandria, Vercelli, Asti e Torino in Piemonte.

Dall’Aidaa spiegano: “Non è facile individuare i numeri esatti di coloro che cadono nelle truffe, sicuramente siamo nell’ordine di almeno cinquecento persone contattate ogni giorno, quante poi cadono nella truffa è difficile dirlo anche se si presume che mediamente un 12-13% paghi il primo giro arrivando quindi a un giro di soldi incassati in maniera truffaldina quotidiano di oltre 10.000 euro. Questo traffico infatti è gestito direttamente dalle organizzazioni criminali africane che operano al coperto di internet point dove non è necessario mostrare i propri documenti”.

continua su https://veronasettegiorni.it/cronaca/truffe-dei-cani-di-natale-in-veneto-piemonte-e-molise/

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