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Medico morto in Venezuela: ecco il messaggio del comitato molisano alla famiglia della vittima

Sul caso ha espresso rammarico anche la caritas diocesana di Trivento

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Il Comitato Molise Pro-Venezuela, per il tramite del rappresentante del Venezuela nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, organo dello Stato Italiano che segue le problematiche dei 5,6 milioni di cittadini italiani iscritti nelle anagrafi comunali dei residenti all’estero, il Dott. Nello Collevecchio, farmacista di Caracas originario di Teramo, ha fatto pervenire al fratello e alla famiglia del quarto molisano assassinato negli ultimi 12 mesi in Venezuela il proprio cordoglio e si è posto a disposizione per raccogliere l’appello che lo stesso fratello in questo messaggio che trascriviamo integralmente, rivolge al componente del CGIE:

«Dr. Nello, mi nombre es Eduardo Basile, Ingeniero, Italiano, vivo en Maracaibo, primo de Domenico Lanni Basile. En los actuales momento mi familia se encuentra consternada atravesando una situación bastante difícil como consecuencia de la gravísima inseguridad existente en Venezuela. El día 07-12 del presente año asesinaron cruelmente a mi hermano, Médico Ginecólogo connacional Italiano (Se anexa crónica de los hechos  ocurridos publicados por los Diarios Panorama y la Verdad qué circulan en Maracaibo), pedimos los mejores oficio que puedan estar a su alcance y que se puedan realizar para que por intermedio del cuerpo, diplomático, embajada y consular del Gobierno Italiano exijan y ejerzan presión a la Autoridad, Diplomacia y cuerpos policiales Venezolanos para que se cumpla una estricta vigilancia en el esclarecimiento, búsqueda, captura y castigo de los delincuentes qué cometieron tan horrendo crimen. En otro sentido me gustaría que cuando estes en Venezuela o te encuentres en la ciudad de Maracaibo (pues no se donde te puedas encontra en este momento ocupado en tu valiosa labor) me gustaría en lo posible, me concedieras una cita para conocernos. De antemano muchas  Gracias».

Come volontari dell’Associazione “Giuseppe Tedeschi” e del Comitato Molise Pro-Venezuela non intendiamo aggiungere nulla a questo appello e ci rivolgiamo ai Sindaci del Molise, perché attraverso l’ANCI, facciano un monitoraggio per sapere il numero degli italo-venezuelani iscritti nei loro registri dei residenti all’estero, verifichino per le vie brevi il numero degli oriundi, accertino presso i propri uffici comunali quante istanze per il riconoscimento della cittadinanza italiana sono arrivate dal Venezuela, verifichino quante famiglie o persone sono già rientrate dal Venezuela negli ultimi 24 - 36 mesi e quali sono le loro esigenze, sollecitino le Prefetture di Isernia e Campobasso per mobilitare il Governo ed il Parlamento Italiano sull’emergenza umanitaria in Venezuela, propongano alle Province o alla Regione di convocare delle riunioni periodiche con la Questura, il Provveditorato agli Studi, l’ASREM, l’INPS, i Patronati presenti in Venezuela, le Caritas, la Motorizzazione Civile, gli Enti per le case popolari, gli Ambiti Territoriali di Zona ed i Centri per l’Impiego per individuare misure tese all’accoglienza delle famiglie tornate o in via di rientro dal Venezuela.

Sul caso è intervenuta anche la caritas diocesana di Trivento. 

"Apprendiamo - si legge nella nota-  dal prof. Michele Castelli la dolorosa notizia dell' uccisione in Venezuela  di un medico italiano, il dottor Armando Andrea Basile, la cui famiglia proveniva da San Martino in Pensilis (Campobasso). La Caritas diocesana di Trivento è vicina alla famiglia colpita così crudelmente dalla violenza e assicura la preghiera per tutti i parenti e amici del dottor Basile. Ci uniamo all'appello del Comitato Molise Pro-Venezuela per chiedere alle istituzioni Nazionali, Regionali e Locali di aiutare concretamente i nostri amici italo-venezuelani che vivono momenti di grandissima difficoltà a causa di una crisi democratica ed economica che ha ridotto il popolo a una povertà spaventosa.

La crisi umanitaria venezuelana, come tutte le altre, non deve lasciaci indifferenti ma ognuno deve fare, con coraggio, qualcosa per aiutare chi fa fatica a vivere. Il vescovo don Tonino Bello, diceva: Il cristiano, in pratica, imbocca la Gerusalemme-Gerico; non disdegna di sporcarsi le mani; non passa oltre per paura di contaminarsi; non si prende i fatti suoi; non si rifugia nei suoi affari privati; non tira diritto per raggiungere il focolare domestico, o l'amore rassicurante della sposa, o la mistica solennità della sinagoga. Fa come fece il buon Samaritano, per il quale san Luca usa due verbi splendidi: "Ne ebbe compassione" e "gli si fece vicino".

La Caritas di Trivento continua a sostenere, attraverso il progetto "Adotta un nonno in Venezuela", la vita di più di trenta anziani, provvedendo ai loro bisogni primari". 

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