RICEVIAMO e pubblichiamo la nota di solidarietà degli uffici della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento nei confronti di don Alberto Conti, parroco di Castelguidone, vittima di contestazioni in paese.
"L’Ufficio per la Pastorale della Salute esprime con il presente comunicato tutta la solidarietà e la vicinanza a Don Alberto Conti per gli ingenerosi attacchi ricevuti, che rispondono a logiche di bassa cucina politica e non rispettano la dignità , l’operato e l’impegno a favore degli ultimi e dei poveri promosso da Don Alberto in questi venti e più anni come direttore della Caritas Regionale e Diocesana. Si vuole ricordare qui la passione e l’impegno della Caritas di Trivento e dello stesso Don Alberto per la difesa dell’Ospedale San Francesco Caracciolo dal 2001, quando la stessa Caritas organizzò con l’Ufficio il Convegno sul mantenimento dell’ASL montana, poi con l’organizzazione della fiaccolata del 2008, e poi anche con tutta una serie di interventi decisi sul problema ospedale, quando, i due uffici congiunti, sollevarono a livello nazionale nei Convegni Caritas e Sanità il problema dei piccoli ospedali di Montagna in Italia: in quella occasione Don Alberto Conti minacciò di incatenarsi davanti l’ospedale Caracciolo se il presidio fosse stato toccato, perché per lui, la riconversione del Caracciolo equivaleva all’annullamento delle possibilità di riscatto di tutta questa terra, spingendo la CEI, attraverso gli Uffici Competenti, a parlare della questione con il Ministro Sacconi, però senza risultato, data la posizione dogmatica del ministro sulla chiusura dei piccoli presidi entro il 2011. Grazie, Don Alberto per tutto quello che hai fatto e farai".