I numeri dell’attività della Polizia Stradale di Isernia, dopo l’introduzione dell’art. 94-bis del codice della strada, finalizzato alla scoperta degli “intestatari fittizi di veicoli”, hanno avuto un’impennata esponenziale, tanto che, rapidamente, ha raggiunto i primi posti, se non il primo, fra gli uffici di polizia che si occupano di tale tipologia di infrazione, diventando di certo un punto saldo e di riferimento nell’ambito del panorama nazionale.
Non a caso, dal 2014, anno della sua introduzione, grazie al lavoro certosino dei componenti l’Ufficio Verbali della Sezione di Isernia, si è riusciti ad individuare e, subito dopo, avviare la conseguente attività sanzionatoria, di circa ventimila infrazioni tutte ricadenti nell’orbita dell’art. 94-bis del codice della strada, per intestazioni fittizie di altrettanti veicoli, in capo a svariati soggetti. 3.298 i casi rilevati solo nel 2018.
E’ doveroso precisare che, l’intestazione fittizia di veicoli, a volte sottovalutata, costituisce un grave illecito ma, sino all’introduzione dell’art. 94-bis del CDS che finalmente prevede la cancellazione d’Ufficio dal P.R.A. e dall’Archivio nazionale dei Veicoli a seguito di controllo e richiesta degli organi di Polizia, era una pratica usuale messa in atto da soggetti, dediti per lo più ad attività illecite.
Il meccanismo dell’intestazione fittizia, molto semplice e quasi disarmante nella sua messa in pratica, prevede l’accordo fraudolento di due parti; di solito, come già detto, si tratta di persone dedite alla malavita e al malaffare, che una volta individuati i soggetti “ad hoc” a cui intestare fittiziamente i veicoli, di solito nullatenenti, in cambio di risibili somme di denaro, li assoggettano all’intestazione di centinaia di veicoli.
Da quel momento, i veicoli loro intestati vengono utilizzati per commettere i più disparati reati ma, anche, per eludere il pagamento del bollo automobilistico e di tutte le infrazioni registrate a carico dell’intestatario della targa, che chiaramente non coincide con il conducente. Ecco allora che emerge prepotentemente il valore intrinseco del nuovo art. 94-bis del codice della strada, strumento efficacissimo e sfruttato in tutto il suo potenziale dagli uomini della Polizia Stradale di Isernia, che in quattro anni, oltre alla ordinaria attività sanzionatoria, hanno concentrato la loro attenzione su questa forma, prima latente, di illecito penale, iniziando quell’opera di pulizia delle cosiddette “auto fantasma”, che ha la doppia valenza di tutelare sia i cittadini onesti che l’ordinamento dello Stato Italiano.
Si tratta però della punta dell’iceberg, ne sono convinti i poliziotti, forti della loro esperienza e capacità professionale che, di certo, grazie al prezioso aiuto dell’art. 94-bis, permetterà ancora di aprire altri filoni tutti legati al fenomeno delle “auto fantasma”.