Nunzia Zarlenga sulla stampa locale: "Il vincitore morale delle elezioni regionali è Frattura".
Pur avendo avuto, su alcune tematiche specifiche, un certa sintonia di vedute con la combattiva vicesindaco di Agnone, questa volta ci permettiamo di dissentire: il vincitore, sia morale che materiale, delle elezioni regionali, almeno ad Agnone, è Franco Giorgio Marinelli.
Duemila e seicento voti, un terzo dei quali agnonesi, stanno lì a dimostrarlo.
Un successo per certi versi inatteso, visto il clima sfavorevole della vigilia. Il politico di Agnone si è presentato al cospetto degli elettori dopo che la sua città è stata pesantemente penalizzata dai tagli alla sanità . Ad impugnare la mannaia il governatore del Molise, mandanti i ministri competenti del governo centrale, che, come Iorio, sono di centrodestra, almeno fino a prova contraria.
Un ospedale praticamente smantellato, malumori palpabili e generalizzati, tensioni in più strati della società agnonese e dell'Alto Molise. Per un qualsiasi assessore regionale uscente, senza il paracadute del listino, in quelle condizioni, la candidatura avrebbe rappresentato un suicidio.
Il sospetto, magai un po' maligno, è che Iorio abbia cercato di sbarazzarsi dell'assessore Marinelli dandolo in pasto ad un elettorato scontento e incazzato nero per la vicenda del Caracciolo. Altrimenti perché negargli il listino? Perché preferirgli, ad esempio, Pallante, un politico ormai senza partito (ammesso che Fli possa definirsi partito, ndr)?
Nonostante tutto Marinelli, da vecchio leone (se non avessimo contezza delle sue origini democristiane avremmo potuto anche immaginarlo missino, ndr), ha accettato la sfida, è tornato a combattere per guadagnarsi sul campo l'elezione e ha sbaragliato i pronostici e gli sfidanti.
Una rivincita anche nei confronti di chi, nel suo partito e nella sua squadra, ha cercato di fargli le scarpe, di gettarlo in pasto ai leoni nell'arena agnonese.
E' lui, dunque, il vero vincitore, morale e materiale. Ora ci aspettiamo che Marinelli mantenga la parola, quella data al teatro Italo-Argentino in chiusura della campagna elettorale.
"Se sarò eletto, molte cose dovranno cambiare, anche all'interno del partito" ha detto, a chiare lettere, l'assessore uscente. Molte cose devono cambiare, ad Agnone e nell'Alto Molise, perché del partito, sinceramente, ce ne frega davvero poco.