"Oggi abbiamo approvato la Manovra di Bilancio 2019. Al centro non abbiamo messo ilrigore dei conti o le politiche di austerity, è infatti una Manovra di tipo espansivo, di quelle che riattivano l'economia reale, che permettono di superare le diseguaglianze sociali e di svuotare le sacche di povertà . Questi risultati si ottengono grazie alla redistribuzione della ricchezza, passaggio fondamentale per riportare serenità ai cittadini, slegarli da dinamiche clientelari e prepararli adeguatamente all'accesso nel mondo del lavoro. Come si fa tutto questo? Con il Reddito di Cittadinanza che oggi finanziamo con 7 miliardi di euro e che accompagniamo potenziando i Centri per l'Impiego".
Lo ha dichiarato circa un'ora fa appena terminata la votazione l'onorevole Antonio Federico del Movimento Cinque Stelle che ci spiega come la manovra interviene sul sistema pensionistico. Verranno tagliate quelle d'oro e verranno alzate quelle minime.
"Non tocchiamo nessuna delle pensioni attuali al di sotto della soglia di tre volte la minima - ha continuato Federico- intervenendo in parte marginale (e comunque proporzionale) sulle altre pensioni fino alla soglia dei 5000 euro lordi mensili. Oltre questa soglia si entra nel campo delle pensioni d'oro, per le quali il taglio sarà molto più importante, sulla scorta di quanto già fatto per i vitalizi degli ex parlamentari con il ricalcolo dal sistema retributivo a quello contributivo, un passaggio finalmente obbligatorio anche per le Regioni grazie a una specifica misura prevista in Manovra. L'impostazione è la stessa anche sul piano della tassazione: riduzione per imprese, partite IVA e professionisti, aumenti per banche, assicurazioni, colossi del web e gioco d'azzardo. Per quanto riguarda gli investimenti voglio sottolineare i 13 miliardi che nei prossimi anni saranno impiegati per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico. Un piano che mira a un doppio risultato: tanti interventi diversificati significano lavoro per piccole imprese locali e uscita dall'isolamento infrastrutturale".
La manovra, sempre secondo quanto spiega Federico, prevede poi un miliardo di euro in più per il Fondo Sanitario Nazionale, soldi utilizzabili in primis per ridurre le liste d'attesa. Iniziative analoghe in tema di anticipazione di liquidità per le amministrazioni locali che devono pagare i fornitori. Inoltre garantiamo più soldi per le borse di studio favorendo quel ricambio generazionale assolutamente necessario in sanità . Anche sul piano ambientale si interviene in maniera decisa sulle bonifiche dei siti inquinati e sulle politiche di riduzione della produzione di CO2 per contrastare i cambiamenti climatici. Infine un passaggio sugli ammortizzatori sociali: per le aree di crisi complessa, cassa integrazione e mobilità in deroga sono state rifinanziate complessivamente per 117 milioni di euro, che verranno assegnate alle singole Regioni in base alle esigenze.
"Ovviamente c'è tanto ancora da fare - evidenzia Federico - e nei prossimi mesi il nostro impegno in Commissione 'Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici' sarà incentrato su tre temi che hanno già fatto capolino nella Manovra:- abrogazione dell'articolo 35 dello Sblocca Italia in materia di incenerimento dei rifiuti ;- monitoraggio degli investimenti sul dissesto idrogeologico; - modifica del codice degli appalti per sterilizzare alcuni rischi a cui si può incorrere innalzando la soglia per gli affidamenti diretti. Come ogni attività umana, soprattutto quella politica, tutto è perfettibile e lo è anche questa Manovra. Lo è nel merito, ma anche nel metodo: è infatti sempre importante stimolare un dibattito più ampio nelle Commissioni e poi in Parlamento per coinvolgere tutti, maggioranza e opposizione. Questo però non giustifica l'atteggiamento delle opposizioni, gli scatti verso i banchi del Governo, le urla. Senza contare che i rappresentanti di centrosinistra accusano il Governo di attuare "politiche di destra e antidemocratiche", mentre quelli di centrodestra ci dicono che siamo un "Governo cripto-comunista": si mettessero d'accordo, per quel che può valere. Noi andiamo avanti e se non rifuggiremo il confronto non potremo che fare meglio.