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«Quelli che festeggiano mentre l'ospedale cola a picco»

Lo sfogo di Armando Bartolomeo

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AGNONE. La bagarre delle elezioni è finalmente finita ed io da candidato mi ero ripromesso di non parteciparvi scrivendo sui giornali e sui vari mezzi di informazione, cosa che invece faccio normalmente nei periodi di quotidiana lotta. Quindi mi permetto di sbottare! Oggi sul vostro utile portale ho visto pubblicata la foto che dimostra il definitivo smantellamento del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile di Agnone “S.Francesco Caracciolo”. Penso che i pochi rimanenti pezzi a breve faranno la stessa fine. Sensazione di impotenza mista a rabbia. Ormai si è votato e come dice il ritornello di una famosa ed eloquente canzone napoletana: “chi a date a date a date, scurdammece o passate, simme e Napule paisà………………….” . Ancora più grave è pensare ai tanti agnonesi che di mattina, di buon’ora hanno festeggiato con frizzi e schiamazzi sonori la resurrezione perduta di nostro signore e padrone “simon Mago” Orio, e a qualche altro che si attarda ad augurarsi, facendo previsioni di eventuali giunte, favorevoli sistemazioni di potere per i propri amici eletti e se ci esce anche per se stessi. Andassero questi signori a farsi dare conto di quanto continua a succedere al nostro ospedale con buona pace di tutti coloro che ne hanno bisogno e di quanti vi traggono sostentamento per le loro famiglie. Millecinquecento voti di differenza sembrano pochi, ma diventano un oceano per chi come noi li subisce.
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