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Regionali, Antonio Monaco: "Nessuna lezione da uno come Ciolfi"

Il sindaco di Capracotta replica al capogruppo di minoranza: "Mai ricevuti favori dalla politica"

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CAPRACOTTA. Le esternazioni di Ciolfi sul mio risultato elettorale alle ultime elezioni regionali mi hanno fatto ricordare la favola di Fedro quando ci racconta che “giove ci impose due bisacce: ci diede dietro le spalle quella (la bisaccia) piena dei propri difetti, sospese davanti al nostro petto quella dei difetti altrui. Per questo motivo non possiamo vedere i nostri difetti; ma siamo sempre pronti a giudicare quelli degli altri”. Intanto cominciamo con il ricordare chi è politicamente Giancarlo Ciolfi e degli strepitosi insuccessi elettorali che ha centrato ogni volta ha tentato di farsi eleggere, ogni tentativo è miseramente fallito. Gli ricordo il fallimento di cinque anni fa alle elezioni amministrative di Capracotta e se la memoria non mi inganna il Ciolfi tentò anche la scalata al consiglio comunale di Isernia (!), dove prese una bastonatura di cui ancora oggi credo ne risenta le conseguenze. Queste sono le stupende performance che Ciolfi ha ottenuto dall’elettorato nella sua “carriera politica”, quando si è presentato direttamente all’elettorato. Oggi Ciolfi è consigliere di minoranza al Comune di Capracotta solo grazie alla nomina a capolista nella scorsa competizione elettorale, designazione voluta dai vertici della destra della provincia di Isernia. Se Ciolfi avesse corso nella lista sarebbe rimasto come al solito al palo, come consuetudine consolidata nei suoi fallimenti politici. Fatta questa premessa, voglio ricordare a Ciolfi che l’impegno politico è ben altra cosa, diversa da sterili tentativi di denigrazione che meritano sempre la giusta risposta. L’attività politica significa impegno, dedizione, rinuncia al tempo libero, passione e mettersi al servizio della comunità. Ciolfi non l’ho visto mai, dico mai, presente ad una iniziativa a favore della comunità capracottese. La partecipazione alle attività di una piccola realtà può avvenire non solo se si riveste un ruolo da amministratore, ma in ogni occasione. Ho fatto nei giorni scorsi una mia analisi del voto delle regionali, un analisi fatta in qualità di candidato e in qualità di coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori. A Ciolfi, ripeto in maniera più chiara, quello che ho voluto dire e che riconfermo con convinzione e cognizione di causa., aggiungendo qualche particolare. Non essere eletto alla provincia per appena 21 voti, per chi scrive è stato comunque un enorme successo (Ciolfi vada a leggersi i risultati elettorali) e comunque lo invito prima a cimentarsi in questa particolare competizione elettorale e solo dopo apra la bocca. Avere circa 700 voti alle regionali per me è stato un’altro successo, anche qui Ciolfi, prima di parlare ci metta anche lui la faccia, ma la paura gli fa novanta. Meglio restare nell’ombra, racimolare qualche voto a favore di qualcuno, e poi criticare qualcun altro. Chi scrive è stato sempre uomo di partito, al servizio del partito, oggi orgogliosamente responsabile provinciale dell’Italia dei Valori, partito della legalità, della trasparenza e delle battaglie di civiltà portate avanti in questi anni con ottimi risultati. Un partito che grazie ad un lavoro di squadra, e mi si consenta anche con il mio lavoro ed il mio coordinamento, oggi è primo per consensi in Provincia di Isernia nella coalizione di centro sinistra, partito che ha ottenuto nel mio Comune la più alta percentuale di consensi tra tutti i Comuni della Regione Molise, in una competizione elettorale dove erano in campo nella nostra circoscrizione circa 100 candidati. Questo al neo analista della politica capracottese non va giù, non posso farci nulla se non riesce ad ingoiare questo ennesimo rospo, perché Ciolfi si guarda bene dal dire che il centro sinistra capracottese ha superato il 61% di consensi andando ben oltre il risultato delle amministrative di maggio quando il Ciolfi ha schierato inutilmente le armate di centro destra per conquistare il Comune di Capracotta, rimediando una ennesima batosta elettorale, con ritorno di randellata lo scorso 16 e 17 ottobre. Noto comunque che Ciolfi ha un primato, finora è stato l’unico “analista politico” a paragonare il risultato delle Regionali (100 candidati) con quello delle elezioni amministrative locali (2 liste). Sono fiero ed orgoglioso del risultato ottenuto, e se in futuro riuscirò a portare anche un solo voto in più nell’interesse del mio partito, a strapparlo alla colazione che lui rappresenta, lo farò sempre nell’interesse delle battaglie di civiltà che stiamo portando avanti con coraggio e con orgoglio. Mi candiderò ancora, se il mio partito me lo chiede, senza timore di insuccessi o altro. Io mi batto per il cambiamento, per una società diversa, migliore. Sono una persona che lavora tra la gente e per la gente, continuerò a fare il Sindaco del mio Comune, come la mia gente mi ha chiesto in queste ultime settimane (e Ciolfi lo sa!) e battermi contro un sistema di potere che ha ridotto l’altissimo Molise fanalino di coda della regione Molise, abbandonato e dimenticato da una classe politica di cui il nostro Ciolfi farebbe bene a prenderne immediatamente le distanze e a denunciarne le responsabilità. P.S. Ciolfi nella sua analisi politica dimentica una cosa molto importante, che chi “del far di conto ne fa benissimo il mestiere” lo fa sudandosi ogni giorno il proprio spazio lavorativo e dando lavoro, in un periodo di immensa crisi, anche a qualche giovane. Chi scrive non beneficia né di incarichi né di consulenze di tipo politico, (né aspira ad averne). Un invito. Nelle sue future probabili farneticazioni ed esternazioni politiche che vorrà fare sul mio conto, Ciolfi si attenga esclusivamente al mio operato politico ed amministrativo (riceverà le dovute e giuste risposte, pubblicamente e nei luoghi istituzionali), ma si astenga per sempre dal fare qualsiasi ironico riferimento alla mia professione, al mio lavoro ed a quant’altro attiene alla mia sfera privata e personale. Il mio “far di conto” è la mia professione, frutto di una vita di sacrifici, di lavoro, e non permetto a nessuno tanto meno che a Ciolfi di ironizzarci sopra. Non si permetta mai più!! Capracotta 28 ottobre 2011
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