Da un'idea di Edoardo Lalli nasce Sfoglia il Cubo-È più importante l'osservatore o l'opera? Un'esposizione sui generis dove allo spettatore viene richiesto un coinvolgimento diretto. Edoardo Lalli è uno scultore e artista di Pescopennataro, paese della pietra nel quale lavora.
Per il mese di gennaio propone la sua opera all'interno del Bar Oasi (19 al 23 gennaio), scelto perché luogo d'incontro e lontano dal 'sistema arte'. Sì, perché Lalli cerca di scardinare il concetto classico di esposizione nei luoghi deputati, con catalogo, curatore e testo critico quali 'mediatori tra l'opera e il pubblico' e pone al centro dell'attenzione la scultura in un luogo d'aggregazione o di ritrovo come un semplice bar. È fondamentale, quindi, l'atto civile da parte dello spettatore, dare a quest'ultimo la posizione prioritaria che diventa l'interpretazione stessa dell'opera d'arte e far ritrovare a quest'ultima una dimensione rituale, emotiva e politica.
"Sfoglia il cubo – spiega Lalli – è un lavoro rispetto al quale l'osservatore può avere una parte attiva. Nel suo coinvolgersi con l'opera, infatti, chiunque potrà esprimere le sensazioni attraverso le proprie osservazioni da lasciare scritte o disegnate a matita su fogli da disegno. Seguirà una successiva pubblicazione dei pensieri così raccolti invertendo il senso del concetto di critica. Non sarà il critico a spiegare l'opera bensì chiunque ne abbia voglia. Ciò che mi interessa – continua Lalli – è che il pubblico partecipi come principale protagonista rispetto all'opera".
Quindi, è più importante l'osservatore o l'opera? Allo svolgimento della serata collaboreranno, com'è stato per lo sviluppo delle idee e dell'organizzazione, diverse figure del campo dell'arte e della società : un poeta, un grafico, una psicologa, un fotografo e altre figure quali artisti. Tutti invitati e coinvolti con uno spirito amichevole e basato sul confronto.