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Violenze all'asilo, gli interventi delle istituzioni. Calenda: importante sostenere il progetto della videosorveglianza

Sul tema è intervenuta anche l'ex tutore pubblico dei minori Nunzia Lattanzio: Nessun bambino violato potrà evolvere in un adulto felice

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La notizia del giorno, ossia i maltrattamenti ai bambini della scuola per l'infanzia avvenuti a Venafro, non poteva non scatenare le riflessioni delle persone impegnate in questo ambito. Non si può restare in silenzio davanti a bambini di tre anni a cui viene insegnato che la violenza è normale. A cui viene impartita la lezione che picchiare un compagno che ti fa del male è giusto. 

E' intervenuta in merito la consigliera regionale Filomena Calenda. "Esprimo tutto il mio profondo sdegno per quanto accaduto in una scuola dell’infanzia statale di Venafro - ha sostenuto- dove due maestre sarebbero responsabili di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini. A seguito delle indagini, portate a termine dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia, le due maestre sono state sospese dall’esercizio dell’insegnamento. Nel congratularmi con gli inquirenti e con le madri coraggio che hanno denunciato quanto accadeva ai propri figli, non posso che manifestare la mia vicinanza alle famiglie delle vittime di maltrattamenti e, al contempo, la mia preoccupazione per quanto accaduto. Questo evento testimonia quanto sia importante dotare di telecamere di videosorveglianza tutti quegli istituti che hanno a che fare con soggetti deboli quali bambini, anziani e disabili". 

Ecco cosa ha in mente di fare la dodicesima legislatura per tutelare questi piccoli uomini e donne del domani. 
"A tal proposito - continua Calenda- così come già avvenuto in Regione Lombardia, nei mesi scorsi, grazie alla collaborazione con l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Luigi Mazzuto, abbiamo inserito nelle linee programmatiche regionali l’adozione di servizi di videosorveglianza in tali strutture. 
Tale programmazione oggi si sta concretizzando attraverso una mia proposta di legge regionale che a breve presenterò in IV Commissione e che prevede proprio l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno di 142 strutture “sensibili” quali asili, scuole materne e case di riposo e cura. Il progetto è quasi ultimato e il Presidente della Giunta Regionale, Donato Toma, da me contattato, ha più volte manifestato la volontà di rendere al più presto esecutivo tale provvedimento. Stiamo lavorando sulla parte della dotazione finanziaria e, in tal senso, abbiamo già interpellato gli Uffici regionali preposti. 
Una volta che la proposta di legge sarà approvata sarà istituito un elenco pubblico, consultabile sul sito internet istituzionale della Regione Molise, in cui saranno indicate tutte le strutture, pubbliche e private, che aderiranno a tale progetto e si doteranno di avanzi sistemi di videosorveglianza. Subito dopo la presentazione del progetto ci occuperemo della seconda fase, ossia la concertazione con i sindacati di categoria. Basta violenze negli asili e nelle case di riposo: oggi abbiamo tutti gli strumenti per prevenire un fenomeno così grave e debilitante per coloro che lo subiscono".

Sul tema è intervenuta anche l'ex tutore pubblico dei minor Nunzia Lattanzio

"Nessun bambino violato potrà evolvere in un adulto felice - sottolinea-  È una regola che dobbiamo imparare, noi stupidi adulti. La pedagogia che fa ricorso alla violenza, genera altra violenza, sempre! Le punizioni corporali sui minori di età sono un crimine riconosciuto in molti Paesi del Mondo, lo schiaffo terapeutico-educativo è lo sfogo isterico di chi non possiede equilibrio e autorevolezza. Abbiate il sano coraggio di non mettere al Mondo dei figli, o di non occuparvi di quelli degli altri se siete psichicamente persi!"

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