La notizia in Consiglio Regionale è arrivata oggi, a seguito di una interrogazione del Movimento Cinque Stelle che chiedeva a Vittorino Facciolla, consigliere ora del Pd e nella scorsa legislatura assessore regionale, la restituzione dei 155mila euro ottenuti per ristrutturare alcuni locali lesionati acquistati dopo il terremoto 2002.
E’ stato lo stesso consigliere Facciolla a riferire in consiglio che la Procura di Larino ha archiviato l’indagine. Una inchiesta per cui arrivarono in Molise anche le Iene chiamate da chi aveva presentato l’esposto per ottenerla: l’avvocato Oreste Campopiano , il quale aveva interrotto i rapporti con lo stesso Facciolla, quando quest’ultimo non si dimise da consigliere regionale nella scorsa legislatura, mantenendo quell’incarico e quello di assessore e non permettendo di fatto a Campopiano di varcare la soglia di Palazzo D’Aimmo.
Un' inchiesta quindi, come quella della villa di Termoli di Paolo Di Laura Frattura, chiusa con un’archiviazione. Che di fatto dimostra una sola cosa: dal punto di vista giudiziario in quella maggioranza era tutto limpido. E il tempo sta dando ragione sia all’ex presidente che ai suoi assessori. Verità giudiziarie che sono arrivate tardi purtroppo, per garantire al centrosinistra di allora di continuare a governare il Molise.
Ma cosa accade oggi? Che il Movimento Cinque Stelle ha presentato una mozione per la restituzione dei soldi. I firmatari erano 4 : Andrea Greco, Valerio Fontana, Angelo Primiani e Fabio De Chirico.
Una volta venuta fuori la realtà giudiziaria, ossia l’archiviazione, Fontana, Primiani e De Chirico hanno deciso di non votare la mozione presentata. E’ stata poi votata solo da Andrea Greco, rimasto isolato nella sua posizione anche dopo le dichiarazioni di Facciolla. Fronte interno dentro al Movimento Cinque Stelle? Lo sapremo solo fra qualche giorno anche se Greco ha sostenuto che ognuno può avere le sue opinioni anche se divergenti.
La vicenda era quella dei fondi pubblici post-terremoto ottenuti per ristrutturare alcuni locali attigui alla sua abitazione a San Martino in Pensilis. Nulla di illecito nè penalmente rilevante nel contributo e tantomeno nella decisione della Giunta di san Martino di procedere a una sanatoria in favore di sei cittadini, fra i quali Facciolla: questo quanto stabilito nelle pagine dell’archiviazione.
La Procura della Repubblica ha deciso che non è stato commesso alcun abuso nè alcun falso, decidendo di archiviare tutto.
.“L’assoluzione in tutte le sedi, civile, penale e politica – ha ricordato Micaela Fanelli prima della messa ai voti – è la pietra tombale di ogni procedimento nelle sedi competenti. Le dichiarazioni di Andrea Greco sono state già passati al vaglio da chi ha la competenza in merito ed è indecoroso anche sul piano umano, a seguito poi delle informazioni fornite da Facciolla, che si proceda con questa discussione. L’aula dovrebbe prendere atto di quanto accaduto e chiudere la vicenda da tutti i punti di vista”.