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Ospedale Agnone, Don Francesco: non sarò in consiglio, con Marsilio in Abruzzo accordi di confine più lontani

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Visto che un servizio giornalistico di Telemolise ha annunciato la mia presenza al Consiglio Comunale di Agnone di domani sul Caracciolo, senza fare polemiche, intendo smentire la cosa in quanto impegnato fuori sede per gravi motivi familiari che molti conoscono.

S.E. il Vescovo nemmeno potrà partecipare in quanto in questo momento è a Lourdes per la Giornata Mondiale del Malato e rientrerà solo il giorno 13 febbraio.

In merito alla questione, considero, dopo le elezioni in Abruzzo, molto difficile la stipula degli accordi di confine, peraltro già avversati da esponenti della maggioranza del governatore Toma, anche se la firma compete ai commissari, dato anche il mutare di opinione in materia della nuova amministrazione abruzzese;

credo che se al Consiglio Comumale non intervengono i Commissari manchi l'attore decisivo per chiarire ogni questione; reputo difficile senza interlocuzione con i Commissari varare l'idea di un Privato Convenzionato per il Caracciolo, che troverà opposizione se si intaccherà la spesa per la sanità ospedaliera convenzionata privata destinata agli altri erogatori per garantirla, come dubito seriamente che essa possa essere aumentata a questo scopo tagliandola dall'ospedalità pubblica anche in regime di risparmio complessivo finale;

credo che i 10 punti già evidenziati in un mio precedente intervento siano l'unica strada effettivamente percorribile; ho contezza che il disavanzo sanitario, complice il non governo di quest'anno del debito lasciato senza controllo in balia dell'Asrem che ha tagliato su personale e investimenti tecnologici ma ha speso di più in cose strane (vedi ad esempio questione cucine) è aumentato e i commissari acriticamente metteranno accise al massimo e blocco del turn over, per impedire la qual cosa è necessario che i parlamentari molisani, di concerto con gli stessi commissari, la giunta regionale e tutti gli interessati chiedano un incontro urgente con il Tavolo Tecnico per ottenere la deroga per l'assunzione di personale a tempo indeterminato per garantire almeno tutta la pianta organica che si riferisce al Programma Operativo 2015 2018 approvato con legge dello Stato e non attuato, per impedire il collasso della Sanità in regione( per il Caracciolo gennaio 2020); che l'ospedale di Area Disagiata di Agnone sia configurato esattamente come Castel di Sangro, Atessa e Penne con un decreto attuativo ad hoc; che successivamente, salvato lo scheletro di base, si possa pensare nel POS 2019 - 2022 ad una Chirurgia privato-convenzionata così come ipotizzato dal gruppo di lavoro interessato per il rilancio della struttura, cosa che comporterebbe un investimento di molto inferiore a quello richiesto oggi.

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