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Donne e politica, ad Acquaviva di Isernia giunta tutta al femminile. La sindaca Petrocelli: nessuna quota rosa, solo meritocrazia

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Siamo in Molise. Nel territorio dove la Giunta Regionale è tutta al maschile da sei anni. E dove solo 15 donne su 136 comuni ricoprono la carica di sindaco. Una di queste è Francesca Petrocelli, sindaca di Acquaviva di Isernia dal 2016, eletta con il gruppo “Uniti per Acquaviva”. Pur non essendo dichiaratamente femminista ha realizzato un qualcosa che è un caso unico in Molise: una giunta tutta di donne. La sua vicesindaca si chiama Gabriella Tartaglione e l’assessora nominata è Ida Petrocelli. La loro elezione, come ci spiega la sindaca nella seguente intervista, non è stata dettata da particolari attenzioni al genere. Semplicemente le due donne, essendosi impegnate nel sociale e nel politico, come in precedenza aveva fatto anche la prima cittadina in persona, si sono guadagnate la vittoria a suon di voti e preferenze. Non mettendosi a lavorare dietro l’uomo ma facendo tutto in prima persona e facendosi amare di conseguenza dagli elettori. Una realtà che vuol significare una cosa: nonostante le differenze di genere esistono e sono molto sentite in una regione come il Molise, laddove si lavora per il bene della comunità possono essere superate. In questa breve intervista il cammino della sindaca e della sua maggioranza.

In un Molise a trazione maschilista, dove le donne non entrano in Giunta regionale cosa la ha portata a scendere in politica e impegnarsi per la cosa pubblica?

Semplicemente non credo alla forzatura della parità di genere, alle quote rose , io sono per i meriti non per il dovuto, nel senso che se una persona arriva ad essere eletta, che sia a livello regionale, nazionale o locale, non è che deve fare l'assessore perché essendo donna le spetta, ma perché si è guadagnata i voti impegnandosi nella società. Questo è stato il mio percorso, dapprima come consigliere comunale, poi vicesindaco e adesso sindaco, tutto ciò è stato possibile lavorando quotidianamente per la realtà in cui vivo, non certo perché sono donna.

Quella di Acquaviva è l'unica esperienza amministrativa molisana con tutte donne in Giunta. cosa la ha portata a tale scelta?

Si, la mia giunta è formata da sole donne e credo che sia un caso più unico che raro, non solo in Molise ma anche al di fuori. Stesso discorso è valso per le mie assessore, non sono state nominate tali, per le quote rose, ma semplicemente perché a parità di voti sono state le più elette

 

Avete tra i programmi qualcosa di specifico che riguarda le politiche di genere?

Nessun programma che riguarda la parità di genere, si vuole solo dimostrare con il nostro esempio che l'impegno premia!

 

Secondo lei una politica al femminile e fatta da donne è automaticamente femminista?

 La politica al femminile , a mio parere, è più sana, genuina, pragmatica, tesa a portare avanti politiche necessarie al territorio non quelle futili, che abbracciano a 360 gradi tutto il tessuto sociale, in tutte le situazioni, quasi come una mamma pensa a tutti i suoi figli, nel bene e nel male in tutte le sfaccettature che si presentano. Ma, allo stesso tempo, quando il caso lo richiede, la politica al femminile sa essere anche più dura di quella maschile, questa è una certezza!

Qual è il punto di forza della vostra amministrazione?

Il punto di forza, credo sia stato la sinergia che si è da subito generata nel gruppo, condividendo in toto le soluzioni da adottare e perseguendole fino alla fine. Comunque volevo sottolineare che il restante gruppo di maggioranza è formato solo da maschi, con questo voglio spezzare una lancia anche a loro favore, con tutti i miei consiglieri sono stati condivisi problemi e soluzioni, come una grande famiglia, siamo molto uniti, non a caso il gruppo si chiama: Uniti per Acquaviva! Siamo insieme dal 2010, qualcuno è entrato qualcuno ne è uscito, ma è stata e rimarrà un'esperienza unica che farà parte di ognuno di noi.

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