Presieduto dal Presidente Salvatore Micone si è riunito il Consiglio regionale.
Il Consigliere Andrea Di Lucente ha chiesto ed ottenuto dall’Aula l’immediata discussione di un Ordine del Giorno presentato da lui e dal Presidente Micone, sottoscritto poi anche dai Consiglieri Iorio, Romagnuolo A, Cefaratti, Matteo, Romagnuolo N.E., Pallante, Calenda e D’Egidio, avente ad oggetto: “Questura di Campobasso”. Dopo l’illustrazione dell’odg del Consigliere Di Lucente e gli interventi per esprimere la propria posizione in merito dei Consiglieri Fanelli, Greco, Iorio, Romagnuolo N.E., Primiani, Fontana, Micone, Romagnuolo A., Nola, Calenda, Manzo, Cefaratti e per la Giunta il Sottosegretario alla Presidenza Pallante, l’ordine del giorno è stato approvato a maggioranza. Hanno espresso voto contrario i Consiglieri De Chirico, Fontana, Greco, Manzo, Nola e Primiani.
L’atto di indirizzo parte dalla considerazione che la bozza di riorganizzazione dei presidi territoriali predisposta dal gruppo di lavoro del Ministero degli Interni e sottoposta da qualche settimana al vaglio delle Camere, prevede il declassamento della Questura di Campobasso a presidio di categoria inferiore (passando dalla 3^ alla 4^ fascia). Pertanto con l’ordine del giorno votato il Consiglio impegna il Presidente della Giunta a: porre in essere tutte le misure possibili per scongiurare il declassamento della Questura di Campobasso a 4^ fascia; avviare un confronto con le organizzazioni sindacali locali per definire un percorso d’intervento tramite le rappresentanze nazionali chiamate alla discussione presso il tavolo tecnico e il Ministero dell’interno; richiedere la più rapida copertura delle piante organiche della Guardia di Finanza e dei Carabinieri; interessare la delegazione parlamentare molisana affinchè si faccia portavoce con il Governo centrale, in particolare con il Ministero dell’Interno, delle istanze del territorio e, successivamente, agisca con determinazione in sede di discussione e di votazione in Parlamento per scongiurare tale declassamento.
La Consigliera Paola Matteo ha poi chiesto e ottenuto dall’Assemblea l’immediata discussione di un ordine del giorno presentato a sua firma e sottoscritto anche dai colleghi Romagnuolo N.E., Cefaratti, Micone, Di Lucente, Manzo, Primiani, Fanelli, Tedeschi, Romagnuolo A., Calenda, Tedeschi, Pallante, avente ad oggetto, “legge regionale n. 20/2011, “Giornata regionale per la lotta alla droga” – istituzione di un tavolo Tecnico per il contrasto alla droga”. Dopo l’illustrazione dell’odg da parte dello stesso Consigliere Matteo, sono seguiti gli interventi dei Consiglieri Calenda, Cefaratti, De Chirico, Fanelli, Romagnuolo N.E., Romagnuolo A., e per l’Esecutivo regionale del Sottosegretario Pallante. L’atto di indirizzo è stato approvato all’unanimità. Con il provvedimento varato, il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta affinché venga istituto un Tavolo Tecnico, a regia regionale, con lo scopo di promuovere un coordinamento con le amministrazioni locali, i Piani sociali, e responsabili del SERT, per la promozione, su tutto il territorio regionale, di politiche di prevenzione e di contrasto alla droga, nonché di politiche per il trattamento e il recupero delle persone dedite al consumo di sostanze stupefacenti.
L’Assemblea ha quindi approvato, nuovamente all’unanimità, un ordine del giorno presentato dai Consiglieri Primiani, Greco, De Chirico, Nola, Fontana, Manzo, Facciolla, Calenda, Romagnuolo A., pallante, Cefaratti, Romagnuolo N.E., D’Egidio e Fanelli, avente ad oggetto la “verifica della sicurezza ed efficienza dei mezzi di trasporto impegnati dalle aziende affidatarie del Servizio di Trasporto Pubblico Locale – sospensione immediata dell’affidamento del servizio”. Ha illustrato il provvedimento il primo firmatario Consigliere Primiani, sono intervenuti per dare adesione all’impegno, i Consiglieri Romagnuolo N., Fontana e il Sottosegretario Pallante. L’atto di indirizzo prende spunto dall’incendio di un autobus di linea sulla statale 17, accaduto lo scorso 13 novembre, per evidenziare come sempre più spesso gli utenti sono costretti a subire disagi legati alla scarsa efficacia del servizio dovuti, tanto alla carente organizzazione di alcune aziende affidatarie, ma soprattutto alla inadeguatezza dei mezzi impiegati nello svolgimento del servizio stesso. Pertanto il Consiglio impegna il Presidente della Giunta, previo l’accertamento delle cause e delle responsabilità dei fatti accaduti il 13 novembre, ad effettuare una puntuale verifica circa la salubrità e la sicurezza dei mezzi di trasporto impegnati per l’espletamento del servizio TPL, procedendo all’eventuale sospensione del contratto in essere con la ditta concessionaria ATM nel caso in cui non fosse possibile garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Il Consiglio ha quindi approvato, ancora all’unanimità, un ordine del giorno presentato dalla Consigliera Fanelli e del Presidente Micone concernente il “Quadro finanziario pluriennale sulla Politica di coesione e sulla Politica agricola Comune UE 2021-2027”. Ha illustrato il provvedimento il primo firmatario Fanelli, che tra le altre cose ha sottolineato come nella proposta della Commissione Europea del prossimo quadro finanziario pluriennale della UE per il periodo 2021-2027, nell’attuazione del riparto di fondi ai vari stati, al Molise sono assegnate più risorse rispetto al passato. Sono intervenuti per esprimere condivisione il Consigliere Primiani e il Sottosegretario Pallante. Con l’odg votato il Consiglio regionale impegna il Presidente della Regione Molise ad attivarsi al fine di sottoporre alle Istituzioni europee e italiane, nell’abito del suddetto Quadro finanziario Pluriennale, alcune raccomandazioni politiche tra le quali: ritenere necessario che il bilancio dell’UE 2021-2027 sia fissato almeno all’1,3% del RNL dell’UE a 27, rispetto al proposto 1,1, al fine di contemperare il mantenimento dei risultati positivi sulle politiche tradizionali e la capacità di far fronte alle nuove necessità; ribadire la posizione secondo cui i finanziamenti per le politiche agricole e di coesione comuni devono essere mantenuti almeno ai livelli attuali; rilevare negativamente che la riduzione della dotazione per i programmi di cooperazione territoriale può consentire una minaccia aggiuntiva al rafforzamento della coesione territoriale ed ai suoi meccanismi, come GECT e le strategie macroregionali; rilevare che per il FSE+, nonostante le funzioni aggiuntive che dovrà svolgere, non sia stato previsto un aumento degli impegni; esprimere contrarietà alla riduzione del cofinanziamento europeo che comporterà la necessità di aumento del cofinanziamento da parte dello Stato e delle Regione (queste ultime si troveranno a dover rinegoziare i tassi di cofinanziamento a livello nazionale); esprimere contrarietà al fatto che i cofinanziamenti nazionale e regionale non sono esclusi dal patto di stabilità, rendendo ancora più difficile la spesa. Il Consiglio in ultimo, ancora una volta all’unanimità, ha approvato una mozione concernente l’ “attuazione del principio di equo compenso”, presentata dai Consiglieri Cefaratti e Matteo. La mozione, illustrata dal primo firmatario Cefaratti, ha visto gli interventi a sostegno dei Consiglieri Romagnuolo N.E., Fontana e Primiani. La mozione ricorda che la legge 172/17 ha esteso il principio definito “equo compenso” alle prestazioni rese da tutti i professionisti prevedendo che la pubblica amministrazione, in attuazione di principi di trasparenza, buon andamento ed efficacia delle proprie attività, garantisce detto principio in relazione alle prestazioni rese dal professionista, ed ha definito vessatorie le clausole del contratto di affidamento che consentono al committente di pretendere prestazioni aggiuntive a titolo gratuito. In particolare il Consiglio con l’atto di indirizzo votato impegna il Presidente della Giunta regionale ad attuare tutte le misure utili ad assicurare e garantire che l’amministrazione regionale e gli enti da questa vigilati e/o controllati, in materia di acquisizione dei servizi professionali ed “equo compenso”, applichino i seguenti indirizzi: i compensi sono determinati nel rispetto della l. n. 172/17 che fa riferimento, per la valutazione dell’equità del compenso pattuito, ai parametri da utilizzare nella liquidazione dei compensi da parte degli organi giurisdizionali; nella impostazione degli atti delle procedure concorsuali di individuazione del contraente i compensi di cui al punto precedente sono utilizzati quale criterio e base di riferimento per determinare l’importo a base di gara; è esclusa la fissazione di criteri di valutazione delle offerte potenzialmente idonei ad alterare l’equilibrio tra le prestazioni professionali da effettuare ed il compenso stabilito quale ad esempio la prestazione di servizio aggiuntivi al titolo gratuito; nella predisposizione del contratto va evitato l’inserimento di clausole vessatorie, come configurate nell’art. 13 bis della l. 247/12.