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Famiglie omogenitoriali: successo per il dibattito alla Casa del Popolo di Campobasso

Al.centro del dibattito la presentazione del primo libro della fondatrice dell'associazione famiglie arcobaleno Giuseppina La Delfa.

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"Peccato  che non possiamo avere figli". È questo il titolo del libro presentato dalla fondatrice dell'associazione famiglie arclbaleno Giuseppina La Delfa nella sede della casa del popolo di Campobasso. La donna lesbica vissuta tra la provincia di Avellino e la Francia che nel volume racconta la sua storia di lotta per i riconoscimenti dei diritti insieme alla sua consapevolizzazione di essere lesbica, che avvenne quabdo aveva 19 anni e viveva isolata nel suo mondo. Ha raccontato a Campobasso del suo primo pride nel 1996 a Napoli quando conobbe l'attivismo lgbt. Fu la giornata dell'orgoglio nazionale dopo Roma e Bologna, quando sul rettifilo di Corso Umberto arrivò una marea di gente a sostenere la causa omosessuale. 

Al dibattito ha preso parte anche la presidente di Alfi Le Maree di Napoli. Ha raccontato anche lei la sua storia di consapevolizzazione del suo percorso omosessuale che nasce ad Aversa per poi finire nell'attivismo napoletano. 

NNapoli, la stessa città che ha reso possibile la nascita di una colonna del movimento Lgbt molisano: la campobassana Annalisa Di Lauro. Che ha conosciuto personalmente le due dpnne che sono la parte fondante del movimento Lgbt campano. Il Molise senza l'esperienza di Annalisa sarebbe stato meno ricco. Sono intervenute anche l'ex assessora alle pari opportunità del comune di Campobasso Emma De Capoa e il professore ordinario dell'Unimol studioso di politiche di genere Flavia Monceri. 

Occasione di un momento di riflessione sul matrimonio, tanto voluto da Giuseppina La Delfa quanto osteggiato dall'accademico Unimol. Un confronto costruttivo terminato cpn la promessa di continuare a lottare per le famiglie arcobaleno che, come in Francia devono poter avere gli stessi diritti e doveri. 

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