Beppe Grillo ha lanciato un sasso nello stagno della ipocrisia del M5S che ha perso la trebisonda e ha posto ai propri iscritti un quesito retorico che dovrebbe impegnare i parlamentari del Movimento a votare No al processo su Salvini. Il post di Grillo è un inno al sarcasmo. Infatti sul suo profilo Facebook, in merito al voto on line sul caso Diciotti, ha scritto: "Se voti Sì vuol dire No. Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!". In questo modo Grillo ha evidenziato la scarsa trasparenza del quesito richiamando due espressioni: Comma 22 e Sindrome di Procuste.
Comma 22 (titolo originale 'Catch-22') è un romanzo del '61 di Joseph Heller ambientato nella Seconda Guerra mondiale che narra le disavventure di un gruppo di aviatori Usa in Italia che si ritrovano in un circolo vizioso nell’impossibilità di scegliere.
Si usa dire “letto di Procuste” per ricordare un criminale della mitologia greca che assaliva viandanti e li posizionava su di un letto. Se erano più lunghi del giaciglio, li amputava; se più corti, li piallava come si fa con l’impasto di una pizza. Grillo usa l’espressione con riferimento alla particolare situazione del No al processo a Salvini, alla quale un parlamentare del movimento dovrebbe, con il quesito posto, adattarsi.