La polizia fluviale e i vigili del fuoco hanno sospeso da qualche settimana le ricerche di Sara e Benedetta, le due gemelline di Agnone morte il 20 dicembre insieme a sua mamma, che si era gettata nel Tevere coi corpi delle sue bambine. Il corpo della donna fu recuperato dopo poche ore dalla tragedia ma nulla da fare per le bambine che avevano pochi mesi.
Stando a quanto dicono gli inquirenti la forza delle acque potrebbe aver trascinato i due corpi fino a mare e quindi renderne praticamente impossibile la loro localizzazione. Non si sono riusciti a trovare i due corpicini nemmeno con l'ausilio del radar speciale. I soccorritori hanno monitorato il fiume prima con l'aiuto di due elicotteri e poi con un gommone. Si chiude così tristemente il fatto di cronaca che ha commosso l'intera comunità di Agnone. Le due bambine erano nate premature all'ospedale Gemelli di Roma ed erano state dimesse da pochi giorni dall'ospedale quando la mamma ha pensato di compiere il tragico gesto.
La gravidanza era partita trigemellare ma la terza bambina era nata morta e probabilmente proprio questo fatto aveva scatenato la depressione della mamma che ha portato a questo tragico gesto. I corpi non sarebbero quindi nel fiume Tevere ed è stato smesso di cercarli. Al loro padre e ai loro nonni non resterà nemmeno un posto dove piangerle. Il ricordo della loro brevissima esistenza resterà solo nei loro cuori.